L’Anas ha convocato per il prossimo 18 dicembre la conferenza dei servizi decisoria per l’approvazione del progetto di ripristino del ponte di Rotella. All’ordine del giorno anche le opere idrauliche di sistemazione connesse. Nel complesso le opere richiederanno lo stanziamento di 4,7 milioni di euro.
Il Commissario Castelli a proposito del ponte di Rotella
“Finalmente – commenta il Commissario straordinario Guido Castelli – vediamo la luce in fondo al tunnel rispetto a un intervento a lungo atteso. E che finalmente è stato definito in tutte le sue implicazioni. Sin dal mio insediamento, lo scorso gennaio, ho seguito scrupolosamente l’iter di un progetto reso molto più macchinoso, rispetto alle previsioni iniziali, dalle gravi criticità idrauliche e geologiche del terreno sul quale insiste il ponte. Le indagini geotecniche sono state particolarmente complesse e rigorose ma hanno consentito di accertare che il ponte, previe le necessarie opere di mitigazione e rinforzo della struttura, potrà essere mantenuto nella conformazione attuale. Non era affatto scontato, ma gli scrupolosi approfondimenti tecnici hanno condotto al risultato sperato”.
“Il costo dell’intervento – precisa Castelli – inizialmente stimato in meno di 1 milione di euro, si attesterà sui 4,7 milioni. Di questi 800.000 euro per opere idrauliche e 900.000 per una paratia di contenimento della frana. Inizialmente si era ipotizzato di anticipare ad ottobre l’avvio dei lavori di sistemazione del terreno. Successivamente l’ing. Soccodato, sub commissario alla ricostruzione e soggetto attuatore Anas, ha ritenuto di mantenere l’unitarietà del progetto e di procedere con l’indizione di una unica conferenza dei servizi decisoria.
In questo modo l’impresa incaricata dei lavori, peraltro già individuata, potrà procedere ad una cantierizzazione che non necessiterà di ulteriori approvazioni amministrative.
Il ponte di Rotella è una infrastruttura di grande rilevanza per tutto l’entroterra piceno. Il disservizio patito dalla comunità, specie dai lavoratori e dai pendolari, è stato notevole. Anche per questo ho cercato di procurare lo sblocco di un’opera che rischiava di essere definitivamente dismessa. Ma che invece, ora, potrà tornare ad essere utilizzata”.
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