Con il progetto Sibillini, Let’s Marche! cinque comuni si sono uniti per promuovere e valorizzare uno spicchio di territorio, un angolo delle Marche all’ombra dei monti Sibillini. Comuni che sono da anni caratterizzati dalla presenza di turisti e residenti stranieri, tutti attratti da bellezza naturalistica, ricchezza culturale e alimentare.
Sibillini, Let’s Marche!
“Promuovendo i Sibillini, promuoviamo le Marche”, sottolinea il progettista Leonardo Grannonio che ha saputo strutturare una programmazione funzionale al nuovo claim della Regione, Let’s Marche. “I Sibillini – continua – possono essere degli ambasciatori del territorio nei contesti internazionali. Montagna e mare, prodotti della terra e prodotti del mare. Le Marche sono una regione in cui tutto questo è possibile in pochi chilometri senza mai perdere autenticità e accoglienza”.
Come abbiamo anticipato, sono cinque le amministrazioni coinvolte: Amandola (FM), che è il Comune capofila, Montedinove (AP), Monte San Martino (MC), Rotella (AP) e Smerillo (FM). Tre province con un unico obiettivo: realizzare eventi di portata turistica in cui abbinare enogastronomia, arte, cultura e paesaggio all’interno dei borghi.
Direzione Bruxelles
Dal 24 al 26 ottobre i Sibillini sono protagonisti a Bruxelles dove va in scena il format Let’s taste Marche – Sibillini European Tour.
Il programma è molto articolato e si aprirà, il 25 ottobre, con una conferenza stampa aperitivo, presso il Parlamento Europeo. Un happening a base dei prodotti enogastronomici dei Sibillini cui parteciperanno esponenti dell’Ambasciata italiana, Europarlamentari e giornalisti.
Alla tre giorni nella capitale europea si abbinano il Blog Tour, che vede in azione food blogger con oltre 100mila followers, e un Press Tour che nelle prossime settimane coinvolgerà otto giornalisti provenienti da paesi UE con l’obiettivo di far conoscere il territorio che unisce tre province in tutta Europa. I giornalisti verranno ospitati dai cinque Comuni e nel loro giro incontreranno produttori, operatori e amministratori.
I Comuni protagonisti: Amandola
“Siamo una città – sottolinea il sindaco Adolfo Marinangeli – che da sempre valorizza i prodotti, in particolare il tartufo bianco pregiato e il tartufo nero. Sono elementi importanti nella promozione, tanto da diventare i nostri ‘Diamanti a tavola’. Amandola è la porta est del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e grazie alla qualità della vita siamo diventati un riferimento per chi vuole acquistare abitazioni e vivere nel territorio. Fin dall’insediamento dell’amministrazione che guido il turismo è il fulcro delle politiche di sviluppo. Ma non potremmo raccogliere i frutti se non ci fosse l’impegno di tutta la popolazione che rende i Sibillini un luogo empatico e carico di affetto. Insomma: accogliente”.
Evento di punta del comune è il festival ‘Diamanti a Tavola’ che ha una caratteristica unica: sono gli stessi tartufai del luogo a mettere in mostra e a vendere i propri tartufi. Lo fanno dopo aver passato a setaccio con i cani, i boschi all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Quelli color marrone chiaro, con strigliature bianche, sono i più preziosi, particolarmente apprezzati per il sapore. Tartufi che poi vanno ad arricchire piatti di pasta, riso o uova all’occhio di bue.
Il 27 ottobre andrà in scena una cena evento con lo chef Enrico Scipioni e il comico Piero Massimo Macchini, un connubio di parole e sapori. È un’anteprima, in attesa del festival che animerà il centro storico di Amandola per due weekend, il 5-6 novembre e il 12 -13 novembre.
Smerillo
“La nostra grande risorsa – racconta il sindaco Antonio Vallesi – è la natura, e noi puntiamo sulla sua valorizzazione. La cultura del castagno va stimolata e riattivata, facendo comprendere ai giovani la sua forza. C’è una grossa domanda, manca l’offerta, per questo i giovani possono trovare in questo ambito anche lavoro.
All’interno del paese abbiamo diverse aree floristiche protette, ci investiamo e le salvaguardiamo. Per rendere unico Smerillo, stiamo lavorando a un progetto per la realizzazione di case nel bosco, garantendo ospitalità di qualità in luoghi unici. Attraverso fondi regionali stiamo realizzando anche un parco avventura, diventerà una zip line che collegherà il paese al bosco”.
Monte San Martino
Il prodotto di punta del piccolo borgo è la mela rosa. “Un prodotto tipico locale autoctono – sottolinea il primo cittadino Matteo Pompei – che i visitatori potranno conoscere incontrando direttamente i produttori, scegliendo anche di visitare le coltivazioni attraverso gite in e-bike. Il tutto circondati dalla bellezza della natura e dei nostri musei, ricchi tra l’altro di dipinti: Crivelli, Pagani e Guido Reni tra i tanti . Insieme possiamo superare l’isolamento che ci ha penalizzato nel passato. Possiamo parlare di turismo lento, esperienziale, quello che non snatura le realtà locali. E che ci permetterà di diventare riferimento anche per i nomadi digitali, quei lavoratori che cercano luoghi dove vivere e non solo per qualche giorno, o per gli artisti”.
Montedinove
Evento di punta del Comune è Sibillini in Rosa, giunto alla tredicesima edizione, in programma il 28 e 29 ottobre.“Promuoviamo un turismo di qualità – spiega il sindaco Antonio Del Duca – unendo eccellenze storiche, architettoniche ed archeologiche, già ampiamente inserite nei grandi circuiti turistico culturali, a quelle enogastronomiche. Siamo impegnati nella valorizzazione delle mele rosa e dei prodotti tipici dei Sibillini.
Sibillini in Rosa è una manifestazione resa il più possibile accessibile. I turisti troveranno un mercatino della terra, stand gastronomici con piatti alla mela rosa, gruppi folkloristici, convegni e laboratori del gusto con analisi sensoriale sui prodotti tipici del territorio”.
Rotella
“Ci troviamo – illustra il sindaco Giovanni Borraccini – alle pendici del monte dell’Ascensione, che essendo di origine carsica ha reso il terreno particolarmente adatto alle sue colture che hanno poi un gusto particolare. Vale per le viti, gli ulivi e il marroncino che è il nostro prodotto tipico, una varietà unica come dimostrato da analisi genetiche. Il marroncino è una castagna di dimensioni piccole, ma di ottimo gusto. Nei secoli è stata una valida alternativa al grano e ai cereali. Dopo la raccolta a novembre, veniva conservata, macinata, essiccata e consumata durante l’anno. La castanicoltura è un’attività importante per il territorio. Viene usata per prodotti lavorati o per realizzare dolci o secondi piatti”.
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