Decimo rialzo consecutivo dei tassi per la Bce a guida Christine Lagarde: Amerigo Varotti critica aspramente tale decisione che pone in seria difficoltà famiglie e imprese.
La nota di Amerigo Varotti
“Nei giorni scorsi – scrive Varotti – abbiamo assistito esterrefatti al decimo aumento consecutivo dei tassi da parte della Banca Centrale Europea. Il conseguente aumento del costo del denaro ci porterà dritti dritti alla recessione economica, altro che blocco dell’inflazione!
Una follia che la politica, timida e silente, farà pagare alle famiglie e alle imprese.
È stato calcolato che la rata mensile di un mutuo a tasso variabile iniziale di 456 euro, con questo ulteriore aumento passerà a 759 euro mensili. Con un aumento pari al 66%. E così il Paese si ferma.
Le famiglie si impoveriscono, le imprese chiudono e il Paese entra in recessione.
L’idea della Lagarde è che un costo del denaro più alto (il più alto da quando c’è l’euro) tende a favorire un raffreddamento dei prezzi e quindi a fermare l’inflazione. Ma l’aumento folle dei mutui, dei leasing e del costo del denaro costringerà le imprese a chiudere o ad aumentare i prezzi. Così le famiglie ridurranno i depositi bancari, spenderanno di meno, rinunceranno a viaggi e ristoranti e il Paese entrerà in recessione.
La domanda che sorge spontanea è: chi fermerà la Lagarde? Chi si opporrà a questo incomprensibile rigore della BCE?”
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