Nei giorni scorsi i vertici dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno hanno incontrato la Rsu interna e le organizzazioni sindacali di categoria. Al termine di tale incontro è stato siglato l’Accordo per il riparto dei fondi di produttività per gli anni 2021, 2022 e 2023: il report di Rsu, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Ugl Salute è qui. NurSind, Usb e Nursing Up, che come le altre sigle sindacali hanno preso attivamente parte all’incontro, non hanno sottoscritto l’Accordo e muovono accuse verso l’Ast Ascoli Piceno e gli altri sindacati. “Azienda sanitaria territoriale AP e sindacati – scrivono – complici Cgil, Cisl, Uil, Fials e Ugl, di fatto condonano gli incarichi di funzione”. Lo fanno, precisano “non attendendo il giudizio del Tribunale. Un’inaccettabile fuga in avanti, una forzatura della dirigenza Ast AP che di fatto asseconda una procedura non conforme al dettato contrattuale”.
Riportiamo integralmente il comunicato sindacale diffuso anche alla stampa.
Ast Ascoli Piceno: il resoconto di NurSind, Usb e Nursing Up
“Abbiamo partecipato, in rappresentanza dei lavoratori a una riunione di delegazione con la parte pubblica. Durante l’incontro, ci è stato presentato un pacchetto di proposte che dobbiamo considerare come un’offerta ‘tutto compreso’, con l’alternativa di accettare o rifiutare senza ulteriori negoziazioni.
L’argomento principale trattato durante l’incontro riguardava l’accordo e la ripartizione dei fondi certificati per gli anni 2021, 2022 e i fondi provvisori per il 2023. A seguito delle richieste avanzate dalle nostre organizzazioni tramite lo sciopero tenutosi lo scorso dicembre e il recente stato di agitazione, abbiamo posto particolare enfasi su alcuni punti chiave. E cioè:
1. Pagamento della produttività 2021 e 2022.
2. Pagamento PEO 2021, indipendentemente dall’esito dei ricorsi presentati al TAR.
3. Nuovo bando PEO 2022.
4. Festività infrasettimanali: Abbiamo sollevato questioni riguardanti la gestione delle festività infrasettimanali e abbiamo richiesto il recupero economico a partire dal 2018.
5. Incarichi di funzione. Nel pacchetto ‘tutto compreso’ è stato incluso un assetto sugli incarichi di funzione, che al momento è oggetto di contenzioso presso il Tribunale di Ascoli Piceno. Abbiamo ritenuto che non potessimo accettare questa parte dell’accordo.
È evidente che la proposta ‘tutto compreso’ presentata dalla direzione non era accettabile solo per la presenza degli incarichi di funzione nel pacchetto ‘all-inclusive.
Pertanto, abbiamo deciso di astenerci dalla votazione, registrando la nostra posizione nel verbale solo sugli incarichi.
Tuttavia, desideriamo sottolineare alcune considerazioni informando correttamente tutti lavoratori.
1. I lavoratori hanno subìto una perdita di 324mila euro dalla produttività del 2021.
2. E coerentemente alle nostre rivendicazioni chiederemo alla Regione Marche una tantum sotto forma di Risorse Aggiuntive Regionali per non far perdere salario accessori ai lavoratori che hanno da sempre i fondi Contrattuali più bassi di tutti gli altri lavoratori della sanità pubblica delle Marche.
3. La premialità COVID non è equa, risorse e criteri stabiliti in sede regionale da Cgil, Cisl, Uil, nei confronti dei lavoratori sanitari, come nel caso del presidio di Ascoli (Terza Fascia), dove il personale amministrativo riceverebbe la stessa quota dei sanitari. Riteniamo che ciò non sia giusto, nonostante il nostro rispetto per il personale amministrativo.
Avevamo presentato una proposta equa e migliorativa che, purtroppo, non ha ottenuto la maggioranza necessaria dai delegati RSU.
4. Per quanto riguarda i festivi infrasettimanali, rimane ancora poco chiaro come AST intenda procedere in merito, e abbiamo continuato a chiedere il recupero economico a partire dal 2018. Abbiamo chiesto durante l’incontro di utilizzare i residui certificati dei Fondi Contrattuali, anche questo non è stato accolto.
5. È stato concesso un condono economico sugli incarichi di funzione, 500.000 euro per 140 dipendenti, il che comporta ulteriori perdite finanziarie per la collettività e per la giusta remunerazione degli altri istituti contrattuali.
6. La questione dei tempi di vestizione non è stata ancora risolta in modo soddisfacente, e attendiamo ulteriori dettagli su come verrà retribuita, con le relative economie e modalità.
7. Grazie alla Lotta dei lavoratori e con lo sciopero del dicembre 2022 abbiamo ottenuto oltre 500.000 euro a partire dai Fondi Contrattuali anno 2022, abbiamo proposto che venissero utilizzati per aumentare le indennità, notturna e pronta disponibilità, come prevede il CCNL e per aumentare la quota da destinare per assegnare il maggior economia sulle PEO 2022 (ultimo bando) anche questa proposta è stata rigettata!
Le nostre organizzazioni sindacali continueranno a lavorare instancabilmente per tutelare gli interessi dei lavoratori e garantire accordi, non a perdere ma equi e giusti. Restiamo aperti al confronto con la parte pubblica, nell’interesse dei lavoratori tutti, per trovare la soluzione che sia vantaggiosa per tutti senza sconti. Per chiedere il giusto riconoscimento dei diritti alla maggioranza dei lavoratori”.
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