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L’ambientalista Sebastian Colnaghi, conosciuto per il suo impegno a difesa dell’ambiente, ha condotto nuove esplorazioni nell’Italia centrale finalizzate all’osservazione della Vipera dell’Orsini.

La Vipera dell’Orsini

La Vipera dell’Orsini è un serpente di dimensioni modeste: è lunga appena 50 centimetri ed è la più piccola Vipera europea. In Italia vive esclusivamente nell’Appennino centrale (Marche, Lazio, Abruzzo e Umbria) ma è purtroppo a notevole rischio di estinzione.

Il suo veleno è considerato il meno pericoloso tra quelli delle altre vipere italiane, ma il morso è comunque assolutamente da evitare e da considerare di possibile rilevanza clinica. Le esplorazioni di Colnaghi sono state condotte per favorire una migliore conoscenza dei serpenti, animali mal considerati che spesso, invece, sono indicatori di buona qualità ambientale.

Questa Vipera è classificata dall’International Union for Conservation of Nature (I.U.C.N.) come ‘vulnerabile’ al pari ad esempio del Panda Gigante. Ed è considerata specie protetta da varie convenzioni internazionali tra cui la CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione). Una vera rarità che la comunità scientifica mondiale ritiene di notevole interesse e meritevole di tutela ai massimi livelli.

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Sebastian Colnaghi con un esemplare di Vipera dell’Orsini

Le ricerche di Sebastian Colnaghi

“In questo mio ultimo viaggio – spiega Sebastian Colnaghi – ho raggiunto il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Lì ho incontrato Matteo Di Nicola, noto ricercatore ed erpetologo di Milano. Era sul posto per motivi di studio e ci siamo messi alla ricerca della Vipera dell’Orsini. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare e fotografare diversi individui, maschi, femmine e giovani”.

“È davvero incredibile – prosegue l’ambientalista – come questa specie possa vivere indisturbata in tali zone nonostante la presenza di pascolo e turismo di massa. È una specie straordinaria che va assolutamente protetta e difesa, come tutte le altre specie di vipere presenti in Italia, fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema. Per fortuna le zone di presenza coincidono quasi integralmente con aree protette a livello locale e nazionale. Quindi con rischi di depauperamento dell’habitat (teoricamente) limitati. È stato un viaggio che porterò sempre nel cuore, che mi ha fatto innamorare di questo piccolo rettile tanto temuto dall’uomo ma tanto affascinante”.

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