Le Marche, unica regione al plurale pensata al singolare, si racconteranno a settembre nel festival MarcheStorie. Festival che facendo tappa in diversi centri e borghi della regione permetterà di scoprire e riscoprire narrazioni e tradizioni, miti e leggende. Aspetti devozionali e credenze popolari.
MarcheStorie a San Severino Marche
San Severino Marche ospiterà, da venerdì 15 a domenica 17 settembre, uno degli eventi di MarcheStorie dal titolo: “Dalla distruzione di Civitella alla fondazione del Castello di Serralta”. L’Amministrazione locale, infatti, è fra i vincitori di un bando che porterà alla realizzazione dell’importante progetto dedicato a uno dei castelli del territorio.
Il Castello di Serralta
Dell’antica struttura difensiva, risalente al XIII secolo, rimangono la porta di accesso più alcuni resti delle mura e della torre incorporata nella chiesa parrocchiale. Per capire la nascita del Castello di Serralta, posto a guardia nord nel territorio di San Severino Marche, bisogna fare un viaggio a ritroso nel tempo. In un territorio aspro ai piedi del monte Acuto.
Lì sorgevano il piccolo castello e il relativo borgo di Civitella. Era il più importante sito abitato della zona, quasi nascosto e quindi protetto da scorrerie di avventurieri e barbare soldataglie. Il passaggio dei Visigoti di Alarico e degli Ostrogoti di Totila, Longobardi e Bizantini che confinavano tra loro proprio lungo il vicino Musone, non hanno mai impedito la permanenza, a Civitella e nei dintorni, di una nutrita comunità. Questa aveva eletto a protettore il Santo ravennate Apollinare, ad attestazione dell’influenza bizantina nel territorio. Poco sotto, sul versante nord, la macchia nascondeva la grotta dove nel XIII secolo visse in forma eremitica Santa Sperandia, compatrona di Cingoli. Una Santa tuttora molto venerata.
MarcheStorie
Proprio in questi luoghi, attraverso un’attenta lettura delle fonti storiche e degli scrittori postumi, il festival intende ricostruire le vicende che hanno accompagnato la storia, il momento della drammatica distruzione e la ricostruzione della struttura difensiva.
Verranno poi evocate le figure di Angelo e Sperandia in uno spettacolo di carattere teatrale con l’ausilio di attori e comparse in costumi del 1200. La scenografia naturale della piazzetta di Serralta farà da cornice all’evento. Il tutto sarà animato da rievocatori e ricostruttori storici che metteranno in scena, fuori e dentro le mura del castello, le vicende realmente accadute grazie alla collaborazione della Compagnia Grifone della Scala e dell’associazione Palio dei Castelli.
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