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“Nei primi 5 mesi del corrente anno – spiega Guido Bianchini, presidente del Comitato provinciale Inail di Ascoli Piceno – nelle Marche sono stati denunciati all’INAIL 6.903 infortuni sul lavoro. Con una riduzione dell’20.2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Disaggregando i dati emerge un aumento di quelli in itinere (complessivi) che passano da 927 a 1.023 (+10.4%)”.

Infortuni sul lavoro: i dati delle Marche

“Gli infortuni di lavoratori italiani – prosegue Bianchini – sono stati 5.588 (- 22.7%), il resto di lavoratori di paesi UE e extra UE; il 35.3% di infortuni riguarda le donne. Il 74% si è verificato nella Gestione Industria e Servizi (-26%); in aumento quelli in Agricoltura che passano da 394 a 406 (+3%) e quelli per Conto dello Stato da 1.320 e 1.392 denunce (+5.5%).

Complessivamente nel manifatturiero si registra una diminuzione del 2.9%.

È confermata la particolare situazione degli infortunati per classi di età poiché quasi tutte registrano una diminuzione. Fanno eccezione le categorie fino a 14 anni dove gli infortuni passano da 630 a 716 casi (+13.7%), e 15/19 anni da 366 a 404 denunce (+10.4%). Si evidenzia come nella classe di età 74 anni e oltre si passa da 46 a 50 denunce (+8.7%).

La Provincia Ascolana ripete dati in decrescita poiché si passa da 1.022 denunce di infortuni sul lavoro a 887 (-13.2%).

Stabile il numero delle denunce degli infortuni mortali, nella Regione, poiché sono 9 come quelli dell’anno precedente: tutti accaduti nel settore industriale, di lavoratori italiani e uomini. La Provincia di Ascoli registra un solo caso denunciato rispetto ai 3 casi dell’anno precedente (-66%).

Circa le Malattie professionali la nostra Regione, sempre nel periodo del corrente anno, presenta 3.201 denunce contro le 2.629 dello stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita del 18.7%. Purtroppo prosegue anche la crescita delle patologie di origine professionale. La nostra è la seconda regione sia a livello Nazionale, sia nel del Centro Italia, sempre dopo la Toscana, in questa triste classifica.

Il 71% delle denunce è di uomini di cui il 90% italiani; il 90% della Gestione Industria e Servizi. Dalle patologie denunciate emerge per i settori (IDC-10) una conferma per quelle del sistema nervoso (533 casi), orecchio e apofisi mastoide (150 casi), sistema osteo-muscolare e tessuto connettivo (2.119 casi +352).

Nella Provincia di Ascoli Piceno si registrano 374 denunce rispetto alle 278 dell’analogo periodo del 2022, ovvero una crescita del 34.5%.

I dati sono stati tratti ed elaborati da Open Data Inail”.

infortuni sul lavoro

Guido Bianchini, presidente del Comitato provinciale Inail di Ascoli Piceno

L’analisi dei dati

“Dalle rilevazioni di Open Data Inail – spiega il presidente Bianchini – risulta che le denunce d’infortunio sul lavoro presentate all’Istituto, nel periodo in esame, sono in calo. Questo è dovuto esclusivamente ai casi avvenuti in occasione di lavoro (-62,7%), mentre sono aumentati quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+10,4%).

La riduzione di questi primi 5 mesi del 2023 è dovuta in larga parte dalla forte riduzione degli infortuni da Covid in ambito lavorativo, dopo l’impennata dell’anno 2022. Questa affermazione è sostenuta dal collasso degli infortuni nella Sanità, il settore più colpito nel periodo della pandemia: infatti nella Regione questi passano da 953 casi, del 2022, ai 222 del 2023 (-76,7%).

Mentre le denunce d’infortunio mortale, nel periodo fotografato, sono state 9, stesso dato del periodo 2022.

Gli incrementi più significativi si riscontrano nell’Industria nei Trasporti (da 1 a 3 casi denunciati +200%).

La situazione illustrata non deve essere esaltata poiché sono dati provvisori e soggetti a modifiche. Nella nostra regione l’andamento degli infortuni sul lavoro è in diminuzione grazie alle azioni molteplici dell’Inail (bandi Isi, sgravi Ot23, risorse per la formazione delle cd. figure apicali) e delle parti sociali. Oltreché dalla positiva attività di tante aziende che s’impegnano nel rispetto delle norme sulla salute dei lavoratori e nelle azioni di In-Formazione dei dipendenti.

Inoltre, questi sono dati Inail che non contemplano gli infortuni di lavoratori che non sono assicurati all’Istituto (Militari, Vigili del Fuoco, Forze di Polizia. Liberi Professionisti, alcuni Lavoratori Autonomi, Agenti e Rappresentanti di Commercio, Commercianti, Titolari di ditta Individuale).

Rispetto al report sulle Malattie Professionali, è confermata una nuova crescita dopo il calo registrato nell’anno 2022″.

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