LGBT QQICAPF2K+. Traduco: lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, questionabili, intersessuali, curiosi, asessuali, pansessuali, frendly and family, 2 spiriti, kinky. Se non mi sono perso qualcosa, questo è l’ultimo aggiornamento sui generi compresi sotto la bandiera arcobaleno.
LGBT QQICAPF2K+
LGBT QQICAPF2K+. Di qualche definizione ignoro il significato, né ho trovato indicazioni sul web. C’è anche da dire che non mi sono impegnato più di tanto perché, dove si andava a parare, mi è parso evidente sin dalle prime lettere. E cioè che i generi conosciuti (maschio e femmina) non comprendono tutte le declinazioni della identità sessuale per cui bisogna comprenderne altri, da mettere sullo stesso piano.
Forse bisogna chiarire alcuni concetti.
Il sesso è un punto d’arrivo recente nell’evoluzione. Migliaia di specie, vegetali e animali, si riproducono da sempre in modo asessuato, con buona efficienza. Poi, sono cominciati i tentativi, a volte molto bizzarri, di differenziazione. Il lombrico, per esempio, è ermafrodita e, quando si accoppia, è maschio e femmina contemporaneamente.
Alla fine, i sessi completamente distinti. Ma solo apparentemente.
Il sesso, infatti, non è solo questione anatomica e genetica ma, specialmente nell’umano, esso è anche stato ormonale, psicologia, cultura, etica, educazione, scelta, circostanza e fantasia. Ora, non è detto che, nella stessa persona, tutto il pacchetto viaggi insieme, sicché le combinazioni possibili si sono moltiplicate. Insomma, non esistono il maschio o la femmina ‘puri’ e, per quanto mi riguarda, ricordo bene quando ho deciso di inglobare nella mia personalità aspetti femminili presi dal modello materno (un segno è la mia grafia). E sono molto consapevole di quanto di positivo questo mi abbia portato.
Noto anche che, se il movimento arcobaleno volesse una parità di trattamento per le persone che rappresenta, avremmo un grosso problema amministrativo-burocratico-legale. Tipo, una legge sulle pari opportunità non solo per le donne ma anche per tutti gli altri, con conseguenze anche comiche, tipo dei posti di lavoro riservati ai bisessuali o le quote arcobaleno nelle competizioni elettorali.
Forse non stiamo cogliendo il problema.
Che è quello della pari dignità delle persone; obiettivo ancora lontano dall’essere acquisito. Quindi, ben vengano le manifestazioni, però, ragazzi, occhio alle strumentalizzazioni. A certe realtà nuove bisogna fare l’abitudine, per cui è giusto parlarne e perfino dare scandalo.
Ma se parlare dell’argomento significa inserire una scena alternativa in ogni serial o film, senza che serva alla storia, allora siamo oltre la libera discussione ed entriamo nella pubblicità. O, peggio, nella propaganda, e sarebbe il caso di chiedersi chi vuol convincere chi di cosa.
E siamo al punto.
Il punto è che, l’anno prossimo, in Inghilterra (patria riconosciuta del disagio psichico) diventerà obbligatorio l’insegnamento del gender nelle scuole. Da noi è questione di tempo. Sarebbero più urgenti l’insegnamento della tolleranza e del rispetto, come della legalità, del pacifismo e del pensiero critico.
Invece no, il gender, per persone che sono nel pieno del casino adolescenziale e che avrebbero bisogno solo di silenzio, delicatezza e discrezione.
Forse, per la prima volta, stiamo affrontando la realtà del sesso in modo non ideologico o, forse, in modo ideologico come mai prima o, forse, questo è un passaggio lucido o, forse, un altro segno della follia dei tempi.
Oppure, è semplice confusione. La quale non risparmia nemmeno i miei amici arcobaleno che, inventando sempre nuove categorie, rischiano di ricadere nella prigione delle definizioni dalla quale vogliono evadere.
Benedetta Evoluzione, ci hai messo in un bel guaio.
Ma non potevi fermarti ai lombrichi?
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