Viabilità e svolta nelle zone del sisma 2016. In partenza a giugno appalti stradali per 1,4 miliardi. A breve saranno pubblicate da Anas le gare relative agli interventi.
Viabilità, per le strade del sisma appalti da 1,4 miliardi
In partenza a giugno nel cratere del sisma 2016 appalti stradali per 1,4 miliardi. Saranno infatti pubblicate da Anas le gare relative sia agli interventi del Commissario Straordinario per la Salaria. Nello specifico, sia sui tratti di statale danneggiati dal terremoto che a quelli finanziati dal Piano Nazionale Complementare al PNRR per i crateri sismici 2009 e 2016. Tra i primi bandi ad essere pubblicati, ci sarà quello dell’adeguamento a 4 corsie della Salaria nel tratto che collega Roma a Rieti. Un investimento che vale mezzo miliardo di euro. A seguire, sempre sulla Salaria sarà pubblicata la gara per il tratto Antrodoco-Micigliano, in cui verranno eliminate le tante curve pericolose presenti ed il passaggio a livello. L’investimento sarà di circa 100 milioni. Infine verrà appalto il secondo lotto della variante di Trisungo ad Acquasanta Terme nelle Marche. Un investimento da 360 milioni di euro che completa l’adeguamento della statale nelle Marche.
Contemporaneamente, saranno pubblicati in bandi per gli interventi contenuti nel Piano Nazionale Complementare al PNRR per il sisma. Per la Regione Marche sarà pubblicato il bando la realizzazione della Pedemontana di Ascoli, che collegherà la Salaria alla superstrada SS77. Un investimento di 300 milioni di euro che si aggiunge ai 100 milioni già appaltati.
Il Commissario Castelli
“La viabilità è un tema cruciale per il futuro dell’Appennino centrale – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli -. Insieme alla ricostruzione degli edifici, nel mio mandato e su indicazione del Governo, abbiamo previsto di concentrarci anche sullo sviluppo e rilancio di questi territori. Per questo un tassello fondamentale dell’azione del Commissario è dedicato agli interventi di miglioramento e adeguamento delle strade. Contiamo di reperire ulteriori risorse per affrontare una nota e annosa arretratezza infrastrutturale che va colmata senza ulteriori indugi, in modo che sia più semplice vivere e lavorare nelle aree interne del Centro Italia”.
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