IMU e scandenze, il prossimo 16 giugno scade il termine per il versamento dell’acconto. Il versamento del saldo è invece al 16 dicembre, mentre la scadenza per presentare la dichiarazione IMU 2021 e 2022 è al 30 giugno 2023. Il pagamento dell’imposta è eseguibile tramite F24.
IMU, 16 giugno termine per il versamento dell’acconto
Il 16 giugno sarà l’ultimo giorno utile per versare l’acconto IMU dell’anno 2023. La scadenza è nazionale e non può essere prorogata dai singoli enti territoriali. Per l’annualità 2023 le aliquote IMU sono rimaste invariate rispetto al 2022. L’imposta municipale è dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli. E’ dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.
L’IMU è un tributo in autoliquidazione, ovvero è il contribuente a dover provvedere autonomamente o con
l’ausilio di un centro di assistenza fiscale – CAF, di un patronato sindacale o di un commercialista, al calcolo
e al pagamento dell’imposta. Sono disponibili su internet alcuni servizi gratuiti che facilitano il calcolo e la produzione dei modelli F24 attraverso l’inserimento della rendita catastale e delle aliquote di riferimento.
Se si paga in ritardo?
Chi paga oltre la data del 16 giugno deve versare, insieme all’imposta, sanzioni. Queste saranno tanto più severe quanto è maggiore il ritardo. Oltre alla quota spettante, si aggiungeranno gli interessi legali parametrati sul numero dei giorni. Per piccoli ritardi, le sanzioni sono leggere, 0,1% al giorno fino a 14 giorni di ritardo (30 giugno compreso). Dal 1 al 16 luglio 1,5% di sanzione mentre 1,67% dal 31esimo al 90esimo giorno. La percentuale sale al 3,75% fino a un anno di ritardo dal pagamento.