Parco Nazionale d’Abruzzo, Molise e Lazio ricerca di 14 addetti al Servizio di Sorveglianza. Nello specifico è indetta la Procedura selettiva pubblica, per titoli ed esami, per l’assunzione temporanea, per un periodo di 90 giorni, di n. 14 unità di personale straordinario.
Parco d’Abruzzo, avviso per 14 addetti alla sorveglianza
L’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha indetto una procedura selettiva pubblica per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo determinato di guardiaparco. Nello specifico di 14 unità quali ausiliari del Servizio di Sorveglianza del Parco, per un periodo determinato di 90 giorni. Al personale suddetto sarà riconosciuto il trattamento economico della posizione B1 del CCNL vigente. Le domande di partecipazione alla procedura selettiva, devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 15 maggio 2023. Esclusivamente tramite invio a mezzo PEC all’indirizzo info.parcoabruzzo@pec.it.
Il guardiaparco
Il Guardiaparco opera nel Parco. Al momento ne sono 38, suddivisi in 17 reparti. Hanno una profonda conoscenza del territorio, degli animali e dei diversi ambienti del Parco. Svolgono il loro servizio in pattuglie da 2/3 unità, vigilando dall’alba al tramonto e, se necessario, anche di notte. Il Servizio, oltre alla tradizionale attività di sorveglianza sul territorio, ha funzioni di polizia giudiziaria. Partecipa alle numerose osservazioni scientifiche, contribuendo alle ricerche e ai monitoraggi condotti dal Servizio Scientifico e dalle Università, collabora, inoltre, con il Servizio Tecnico-urbanistico dell’Ente Parco.
I guardiaparco sono importanti figure di riferimento anche per gli escursionisti in montagna, ai quali possono fornire preziose informazioni e consigli su sentieri, flora fauna e regolamenti. La legge stabilisce che le funzioni svolte dalle guardie dell’Ente autonomo del parco nazionale d’Abruzzo e dell’Ente del Gran Paradiso, nel territorio di competenza dei parchi stessi, sono equiparate a quelle del Corpo forestale dello Stato e al medesimo personale. Il tutto nei limiti del territorio di competenza. E’ riconosciuta la qualifica di agente di pubblica sicurezza e si applicano le disposizioni previste dall’ articolo 29, comma 1, della legge 11 febbraio 1992, n. 157.