Lavoro e occupazione nel sud delle Marche, le analisi condotte da Confartigianato Imprese forniscono dati incoraggianti. L’Associazione di categoria sottolinea come il recente Dl lavoro stia andando verso la direzione giusta. A dare una scossa, la riapertura dei mercati internazionali.
Lavoro, occupazione ai livelli pre-Covid
L’occupazione sta recuperando i livelli pre-Covid nel sud delle Marche. Secondo le analisi di Confartigianato Imprese MC-AP-FM, Ascolano cresce e il Maceratese resiste. Il Fermano invece non ha ancora assorbito completamente le perdite, specialmente per quel che riguarda il lavoro indipendente. Per quanto riguarda gli occupati e il tasso di occupazione (15-64 anni), si osservano infatti riprese rispetto al livello del 2019 più marcate. Nello specifico, nelle Marche risultano superiori alla media nazionale. Un risultato di +1,1 punti, quarta regione in Italia, a parimerito con Friuli-Venezia Giulia, con un totale di 639mila occupati nel 2022.
“Se possiamo parlare di un tendenziale recupero dell’occupazione, i dati ci confermano che per le nostre imprese è sempre molto elevata la difficoltà di reperimento personale. Nelle Marche, il 45,7% del totale delle entrate sono infatti difficili da trovare, sopra la media nazionale del 45,2. Questo aspetto costituisce un freno consistente alla ripresa dei livelli occupazionali, tenendo anche in considerazione il fatto che l’export sta trainando le imprese“. Il commento del Presidente territoriale Confartigianato interprovinciale Enzo Mengoni.
L’analisi
Il rapporto tra occupanti e popolazione nel 2022 è del 65,3% a Macerata (era 65,5 nel 2019), 65,1% ad Ascoli Piceno (era 61,5 nel 2019) e 65,4% a Fermo (67,5 nel 2019). Tutti e tre i territori sono sopra la media nazionale del 60,1%. Nel complesso nella provincia di Macerata si registrano 128mila occupati (73mila maschi e 54mila femmine); ad Ascoli Piceno, 86mila (49 maschi 38 femmine); a Fermo, 71mila (40 maschi e 31 femmine). Quanto alla differenza tra la quota di occupati sulla popolazione del 2022 rispetto a quella del 2019,
si evidenzia a Macerata un rapporto di -0,2, Ascoli Piceno sale di 3,6 punti mentre Fermo segna un -2,1.
Per quanto riguarda i lavoratori indipendenti, il trend 2022-2019 è migliore della media nazionale ad Ascoli Piceno (-1,1%) e a Macerata (-2,8), mentre è sotto la media a Fermo (-28,3). In Italia il valore è al -5,3%. Il Fermano registra buone performance sotto il profilo dell’export delle MPI, con una variazione 2021/22 del +37,6% (quinta provincia in Italia), seguito dal +21,9 di Ascoli Piceno e dal +21,7 di Macerata.
Le riflessioni di Confartigianato Impresa
L’Associazione giudica importanti i passi che si stanno facendo con il recente Dl lavoro.”Bene, l’ulteriore riduzione del costo del lavoro con il taglio contributivo a favore dei lavoratori, con l’augurio che questa misura diventi strutturale grazie alla ricerca di risorse in tale direzione, atte a ridurre anche la quota a carico dei datori di lavoro”. Le riflessioni di Enzo Mengoni. Quanto al contratto di apprendistato professionale, con disposizioni che lo ampliano oltre i 29 anni per i soli settori del turismo e termale, vengono posti dei dubbi. “L’apprendistato è una forma di contratto che permette ai giovani di acquisire qualifiche professionali, gratificando le aziende che puntano alla formazione. Va quindi mantenuto il suo assetto e la sua vocazione formativa“. Positivo infine il giudizio sulle misure finalizzate a semplificare la gestione dei rapporti di lavoro e che elimina gli inutili appesantimenti burocratici al momento delle assunzioni.
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