Fiumicino e il suo aeroporto protagonisti di una nuova iniziativa culturale. Il Salvator Mundi di Bernini in esposizione nel nuovo Terminal 1.
Fiumicino, nell’aereoporto staziona il Salvator Mundi
Il Salvator Mundi di Gian Lorenzo Bernini è in esposizione nel nuovo Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione con il Fondo edifici di culto (Fec) del Ministero dell’Interno. Si inserisce nella strategia dell’hub Leonardo da Vinci di promozione dell’arte e della cultura territoriali e nazionali a disposizione dei passeggeri italiani ed esteri. Chi transiterài nella nuova area di imbarco dell’aeroporto di Roma “Leonardo da Vinci”, avrà un motivo in più per ricordare il suo soggiorno, e raccontare le meraviglie artistiche e culturali del Belpaese.
Il busto del Cristo Salvatore è circondato da 4 colonne, o pilars, digitali sulle quali si alternano, oltre alle partenze, le immagini di altre due opere: l’Angelo con il cartiglio della Croce e l’Estasi di Santa Teresa d’Avila. Custodite rispettivamente nelle chiese romane di Sant’Andrea delle fratte e di Santa Maria della Vittoria. Sono entrambe di proprietà del Fondo, raffigurate nel calendario Fec 2023 dedicato al Bernini e realizzato anch’esso in partnership con Aeroporti di Roma, oltre che con Ferrovie dello Stato.
L’opera
Il Salvator Mundi di Gian Lorenzo Bernini è un’opera realizzata intorno al 1679 e proveniente dalla basilica di San Sebastiano Fuori le Mura. Il busto rappresenta l’ultima scultura di mano dell’artista genio assoluto del barocco. L’opera era stata destinata alla regina Cristina di Svezia ma alla morte della regnante il busto venne donato prima a Papa Innocenzo X e ulteriori passaggi se ne persero le tracce. La statua è stata ritrovata nella chiesa romana solo circa 20 anni fa.
Il Salvatore, è raffigurato più grande del naturale e con la mano destra leggermente sollevata, come in atto di benedire. Bernini attribuiva particolare importanza a questa opera. Dai contemporanei fu considerata degno testamento dell’eccezionale carriera dell’artista.
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