Ora legale e lancette degli orologi un’ora in avanti. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo occhio al cambio d’orario, dormiremo un’ora in meno.
Ora legale, nel weekend lancette un’ora in avanti
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo si passerà dall’ora solare a quella legale. Alle 2:00 di notte si dovranno spostare le lancette dei nostri orologi un’ora in avanti posizionandole direttamente alle 3:00. L’ora legale rimarrà fino all’ultima domenica di ottobre quando, come di consueto, ci sarà il ritorno a quella solare. Lo scopo principale di questo passaggio d’orario è nel consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. Nello specifico un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente usate in modo non necessario a causa delle abitudini di orario.
In Italia l’ora legale nacque come misura di guerra nel 1916, rimanendo in uso fino al 1920. Dal 1940 al 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della seconda guerra mondiale. L’ora legale venne adottata definitivamente con la legge 503 del 1965. Nel 1966 durava quattro mesi, dall’ultima domenica di maggio all’ultima domenica di settembre. Tale durata venne estesa a sei mesi nel 1980 anticipando l’inizio alla prima domenica di aprile e poi dal 1981 all’ultima domenica di marzo. Un ulteriore prolungamento di un mese è stato introdotto nel 1996, insieme con il resto dell’Europa quando la fine fu spostata all’ultima domenica di ottobre. Solo nel 2010 l’Italia, recependo la direttiva 2000/84/CE del Parlamento europeo, fissò l’inizio dell’ora legale alle ore 2:00 del mattino dell’ultima domenica di marzo e il termine alle 3:00 del mattino dell’ultima domenica di ottobre.
Gli effetti
Molti dichiarano di non avvertire il passaggio dall’ora solare all’ora legale, altri invece lamentano un tempo di adattamento più lungo. Alcune persone lamentano soprattutto disturbi dovuti all’alterazione del ciclo sonno-veglia. Lo stesso fenomeno che riscontrano le persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari, meglio conosciuto come jet lag.
Leggi anche Dieta mediterranea, i benefici per l’uomo e per l’ecosistema