Da qualche settimana è stato ufficialmente costituito il Comitato per l’arretramento dell’autostrada A14 e della ferrovia nel tratto Marche sud. Presidente, eletto all’unanimità, è Massimo Valentini. Il Comitato è già molto attivo, sia nel confronto (anche via social) con i cittadini, sia nello studio delle problematiche alla ricerca di possibili soluzioni. Riportiamo la nota diffusa alla stampa.
La nota del Comitato Arretramento A14 e FS Marche sud
“Nel dibattito in corso sull’adeguamento del tracciato dell’A14, da Porto Sant’Elpidio a San Benedetto del Tronto, desideriamo portare un contributo sul tema della sicurezza che, insieme ad altre tematiche, concorre alla richiesta di uno studio di prefattibilità anche per l’ipotesi dell’arretramento da Porto Sant’Elpidio.
Il tema della sicurezza è considerato scopo primario dall’art.1 comma 1 del Nuovo Codice della Strada e dalla Direttiva Europea 2008/114/CE sulle Infrastrutture Critiche”.
I dati ISTAT
“Da un’analisi dei dati Istat disponibili si evince chiaramente la pericolosità di questo tratto autostradale. Analizzando i dati ISTAT pubblicati tra il 2001 ed il 2021 per il tratto autostradale dell’A14 tra Porto Sant’Elpidio e San Benedetto del Tronto emergono le seguenti evidenze: il numero di morti annui medi è pari a 3.6. Mentre il numero di feriti annui medi è 200,1. Se consideriamo un altro tratto similare come quello teramano tra il fiume Tronto e Pineto, per lo stesso periodo osserviamo i seguenti risultati: il numero di morti annui medi è stato 2.7, mentre il numero di feriti annui medi è stato di 147.
È pertanto di palese evidenza che il tratto delle Marche sud è molto più pericoloso di altri tratti. E che i lavori per la manutenzione non possono che aumentare l’indice di rischiosità come documentano drammaticamente gli incidenti avuti nel 2022 e in questo primo scorcio del 2023″.
I lavori di adeguamento
“Riguardo ai lavori di adeguamento di questo tratto autostradale, occorre confrontarsi con quanto affermato pubblicamente dal Direttore Ingegneria & Realizzazione di Autostrade per l’Italia Luca Fontana che per quanto riguarda i lavori per la realizzazione della terza corsia, che secondo l’attuale ipotesi prevederebbe una realizzazione in sede sino a Pedaso e poi un piccolo arretramento nel tratto più critico, prevede la conclusione dei lavori tra i 7 e i 10 anni.
Dunque: conclusi i lavori dell’attuale manutenzione nel 2024, se per ipotesi i lavori per la terza corsia dovessero iniziare nel 2025 la conclusione dei lavori certa è prevista per il 2035.
È sostenibile ai fini della sicurezza e dei tempi di percorrenza questa ipotesi? Noi riteniamo che non lo sia stante il contesto in cui tali lavori dovranno essere effettuati, ovvero un tratto molto pericoloso su un’arteria molto trafficata.
Né ci pare convincente l’asserzione che il mini arretramento nel tratto di Grottammare potrebbe garantire più sicurezza nei lavori in quanto avremmo comunque interferenze nel traffico su questo tratto. E perché anche la parte che attraversa Porto San Giorgio ha la sua pericolosità con una galleria lunga 806 metri, una collina a rischio idro geologico, un cavalcavia lungo 1 km, e alto 45 metri che passa sopra la città”.
Arretramento da Porto Sant’Elpidio
“L’arretramento da Porto Sant’Elpidio, invece, garantirebbe la massima sicurezza e contribuirebbe a ridisegnare un assetto viario per le Marche sud che risolverebbe il congestionamento ambientale sulla costa offrendo un volano di sviluppo formidabile per lo sviluppo delle aree interne.
Riteniamo che in questa fase non debba essere presa alcuna decisione affrettata che pregiudicherebbe lo sviluppo futuro di quest’area, ma che si valutino studi di prefattibilità delle varie ipotesi tra cui quella dell’arretramento da Porto Sant’Elpidio. Studi che dovranno necessariamente integrarsi con quelli in corso da parte di RFI per l’arretramento ferroviario.
Solo con questi dati certi e valutati la comunità locale potrà esprimersi sulla soluzione più convincente per il futuro del nostro territorio. Le proposte del Comitato sono state al momento condivise da più di 1800 persone in poco più di un mese iscrivendosi al gruppo Facebook del Comitato”.
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