Guido Reni sarà protagonista di una mostra a lui dedicata al Museo del Prado di Madrid. L’Italia parteciperà con 22 preziosi dipinti, uno di essi sarà l’Annunciazione.
Guido Reni, l’Annunciazione da Ascoli al Museo Del Prado
Guido Reni sarà tra i protagonisti delle mostre del museo spagnolo Del Prado. Un’esposizione dedicata che verrà inaugurata il prossimo 27 marzo e resterà aperta fino al 9 luglio 2023. La mostra è organizzata in collaborazione con lo Städel Museum di Francoforte, un progetto nato per mettere in luce l’arte di questo pittore a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.
La mostra sull’artista sarà composta da un centinaio di opere, tra dipinti, sculture e grafiche. Una parte di esse sono di contemporanei del calibro di Annibale Carracci, Caravaggio o Francisco de Zurbarán. Per tale iniziativa l’Italia ha contribuito con 22 dipinti del Reni, tra questi l’Annunciazione della Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno. Tra le altre opere in mostra non dovrebbe mancare il quadro redisente Ippomene e Atalanta, recentemente oggetto di un profondo restauro. La mostra andrà a concludersi con le commemorazioni per i 50 anni dalla morte di Pablo Picasso, un’esposizione prevista tra il 13 giugno e il 17 settembre.
L’Annunciazione
L’Annunciazione di Guido Reni, olio su tela cm. 237×154, fu eseguita e proviene dalla chiesa di Santa Maria della Carità di Ascoli Piceno. E’ conservata nella Pinacoteca Civica di Piazza Arringo ad Ascoli Piceno e ora prestata per la mostra di Madrid. In sostituzione è arrivata ad Ascoli, da Madrid, “Abramo che adora i tre angeli” di Luca Giordano. Considerato da sempre un’opera di inestimabile valore artistico. La committente fu Leonora Alvitreti vedova Santinelli, che a partire dal 1626, fece eseguire la cappella a stucco, per ospitare il quadro, da Sebastiano Ghezzi. La cappella veniva ultimata e dedicata in “honorem gloriosae Deiparae Virginis” nel 1629, come si legge nel medaglione della cimasa. Il dipinto si colloca quindi nel 1628-29, in un periodo forse tra i più difficili e sterili della carriera del Reni.
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