Nella Regione Marche la raccolta differenziata dei rifiuti urbana continua a raccontare una storia di successo con 194 Comuni su 227 che superano il 65% di raccolta. Ma secondo Legambiente stenta a decollare la prevenzione della produzione dei rifiuti e mancano ancora gli impianti di riciclo.
Ecoforum 2023 di Legambiente
Si è svolta nei giorni scorsi l’edizione 2023 dell’Ecoforum a cura di Legambiente Marche. L’iniziativa vuole stimolare l’intera regione nell’implementare il settore dell’economia circolare, in un contesto dove per molti aspetti le Marche hanno già vinto. Ma che per altri devono fare ancora molto, soprattutto sui piani d’ambito provinciali, sulla risoluzione di carenza impiantistica di alcuni territori. E sul lavoro di prevenzione della produzione dei rifiuti, obiettivo imprescindibile oggi se si vuole essere virtuosi nella gestione dei rifiuti.
“Abbiamo una Regione Marche – spiega Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche – tanto vicina ad una gestione eccellente dei rifiuti urbani. Eppure persistono delle mancanze che non le permettono di potersi definire tale. Oramai vede tutti e 5 gli ambiti provinciali superare serenamente gli obiettivi del 65% di raccolta differenziata, ma non stiamo mettendo in campo le azioni successive per l’economia circolare. Quindi ancora siamo in attesa di molti piani d’ambito provinciali, ma soprattutto osserviamo l’assenza di impianti di riciclo. A partire da quelli per la frazione organica, tanto utili per la chiusura del ciclo dei rifiuti, quanto importanti per la transizione energetica. Stiamo assistendo a scenari dove paure dettate da sindrome Nimby e Nimto (rispettivamente “non nel mio giardino” e “non durante il mio mandato”) congelano le decisioni utili alla collettività, rimandando il problema della gestione dei rifiuti ad un futuro non ben precisato. Come sta accadendo in provincia di Pesaro e Urbino, dove si sta ulteriormente ritardando la realizzazione dell’impianto per il riciclo della frazione organica, con buona pace dell’ambiente e della sostenibilità. Il 30% della frazione organica dei rifiuti prodotta nelle Marche persiste nel viaggiare fuori Regione, aumentando anche il costo per i cittadini”.
I Comuni “Rifiuti Free”
Durante l’iniziativa si è svolta la premiazione dei Comuni “Rifiuti Free”, ovvero quei Comuni che oltre a superare il 65% di raccolta differenziata, producono mediamente in un anno meno di 75 kg di rifiuto, per cittadino, da avviare a smaltimento.
Per questa edizione dell’ecoforum si sono registrati 12 Comuni Rifiuti Free:
Camporotondo di Fiastrone (MC), con l’84,2 % di raccolta differenziata e 57kg/a/ab.
Lapedona (FM) con l’80,8% di raccolta differenziata e 66,3kg/a/ab.
Torre San Patrizio (FM) con l’83,1% di raccolta differenziata e 53,8 kg/a/ab.
Ponzano di Fermo (FM), con 79,9% di raccolta differenziata e 63,3 kg/a/ab.
Moresco (FM), con l’80,4% di raccolta differenziata e 70,3 kg/a/ab.
Camerano (AN), con l’86,6% di raccolta differenziata e 62,5kg/a/ab.
Monterubbiano (FM), con il 77,3% di raccolta differenziata e 69,2 kg/a/ab.
Gradara (PU) con l’83,7% di raccolta differenziata e 66,2kg/a/ab.
Terre Roveresche (PU), con l’85% di raccolta differenziata e 69,7kg/a/ab.
Lunano (PU), con l’87,2% di raccolta differenziata e 71,7kg/a/ab.
Belmonte Piceno con 76% di raccolta differenziata e 66 kg/a/ab.
Montecalvo In Foglia con 85,2% di raccolta differenziata e 73,4kg/a/ab.
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