Per il turismo il covid 19 è stato un acceleratore di tendenze già in atto prima della pandemia: il turista non cerca solo relax ma anche esperienze inedite, specie in contesti naturali. La sostenibilità si pratica con la vicinanza alla comunità locale consumando e acquistando i prodotti del posto. Commercio e agroalimentare sono componenti fondamentali di un’offerta turistica integrata, ema anche quelle che più chiedono il supporto delle istituzioni.
Turismo: i dati delle Marche
Nelle Marche le imprese turistiche sono 11.556, di queste 9.603 operano nella ristorazione, 1.547 nell’alloggio e impiegano quasi 53000 addetti. Quelle guidate da donne sono 3.579; 1.164 sono a titolarità straniera e in 1.111 la partecipazione di giovani è superiore al 50% del totale. La provincia con la maggior presenza di imprese del comparto turismo è quella di Ascoli Piceno, seguita da Pesaro-Urbino.
Secondo le stime del sistema Excelsior, nei primi mesi dell’anno dovrebbero registrarsi più di 3.000 assunzioni, almeno l’80% sarebbe assorbito dal settore della ristorazione.
Il 30% dei turisti che arrivano nelle Marche è attratto dalla prospettiva di una vacanza al mare con tanto svago; la spesa media giornaliera è di 47 euro per l’alloggio e di 71 per altro.
Nel 2022 i turisti stranieri che hanno soggiornato nelle regione sono stati in primis tedeschi, seguiti da statunitensi, francesi, inglesi e spagnoli.
Camera Marche
“Il turismo – commenta il presidente di Camera Marche Gino Sabatini – è tra le nostre priorità, che perseguiamo insieme a Regione Marche e ATIM. E’ un settore che di fatto si interseca con molti altri: infrastrutture, digitali e materiali, enogastronomia, cultura, internazionalizzazione. Siamo regione al plurale? Allora dobbiamo essere plurali. E dobbiamo lavorare insieme: nella messa a punto di strategie in filiera istituzionale, ma anche nella gestione di quest’ambito economico così strategico. L’Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione si è appena insediata, le fiere decollano, a giugno abbiamo gli Stati Generali dell’internazionalizzazione nelle Marche. Gli chef stellati e la moda brillano, la formazione turistica ha un potenziale e numeri promettenti, l’anno di Pesaro Capitale della Cultura è alle porte. Sono certo che possiamo davvero imprimere al nostro turismo l’accelerazione che merita”.
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