Al via l’edizione 2023 della Bit, il principale appuntamento fieristico nazionale dedicato al turismo, in programma fino al 14 febbraio alla Fiera Milano City. Sono 50 gli operatori turistici marchigiani presenti. Nella tre giorni milanese le Marche si racconteranno negli spazi espositivi dedicati, mostrando al pubblico uno spaccato del grande patrimonio artistico e culturale. Il ministro del Turismo Daniela Santanchè ha fatto visita allo stand intrattenendosi con il presidente della Regione Francesco Acquaroli e con gli operatori e visitatori presenti.
“Le Marche – ha detto il Ministro ai giornalisti – hanno tutto e dobbiamo impegnarci tutti insieme per venderle al meglio. In questa regione si mangia bene, si beve bene e il territorio è davvero molto bello. Con il presidente della Regione Francesco Acquaroli sono sicura che faremo un grande balzo in avanti”.
Il Menù della domenica dell’Unione Cuochi Marche
Il Ministro Santanchè si è trattenuta nello spazio espositivo della Regione per assaggiare le tipicità del “Menù della domenica” preparato dall’Unione Cuochi Marche. Un menù composto da vincisgrassi alla maceratese, coniglio disossato ripieno con finocchietto e tartufo nero pregiato ripieno. Con un finale dolce: cioccolato fondente su base di frolla e bacio di dama ripieno di crema al Varnelli. “Un menù meraviglioso – ha commentato Santanchè – verrò presto a Portonovo per provare altre specialità”.
Le Marche alla Bit di Milano
“ll turismo – ha spiegato il presidente della Regione Acquaroli – per il nostro territorio è una grande opportunità. Una opportunità che va colta fino in fondo. Nel 2023 si aprirà certamente un nuovo mercato grazie ai nuovi voli. Siamo già al lavoro per promuovere il nostro territorio nelle grandi capitali europee, facilitati dal fatto che saremo raggiungibili più facilmente proprio grazie all’aeroporto. La nostra speranza è che la crescita dei flussi di visitatori dall’estero faccia crescere la nostra economia in tutti i suoi aspetti: da quello prettamente turistico all’enogastronomia, alle filiere e alla manifattura. Insomma tutto ciò che rende le Marche così belle”.
Leggi anche San Benedetto del Tronto: salvate i pini di via del Mare