Terremoto in Turchia e Siria, gravissima la situazione. Si sta mobilitando la grande macchina internazionale della solidarietà. In partenza anche dall’Italia, personale specializzato della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco.
Terremoto, Sangiuliano: “Daremo una mano a ricostruire il patrimonio artistico e le chiese”
Turchia e Siria sono state colpite da forte scossa di terremoto di magnitudo 7.9. La scossa è stata seguita da diverse repliche di assestamento. Cresce di ora in ora anche il numero di vittime e ferite. La situazione è molto critica e si cerca di recuperare i superstiti. In tutto questo scenario è arrivato anche il tweet del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “Seguo con apprensione le notizie del devastante terremoto che ha colpito la Turchia al confine con la Siria. Ora occorre salvare le persone e aiutare le popolazioni, poi daremo una mano a ricostruire il patrimonio artistico e le chiese“.
Protezione Civile
Terremoto in Turchia, è stato prontamente attivato il Servizio Nazionale della Protezione Civile. Gli aiuti italiani stanno arrivando sul posto per supportare le autorità locali nelle attività di ricerca e soccorso. L’Italia ha offerto subito la propria disponibilità a inviare aiuti per supportare le autorità locali nelle attività di ricerca e soccorso. In particolare, nell’ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, il nostro Paese ha offerto un modulo USAR Medium (Urban Search And Rescue – ricerca e soccorso in ambito urbano). Modulo messo a disposizione dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e composto da 57 operatori, di cui 11 medici appartenenti ai Servizi sanitari regionali di Lazio e Toscana, e 12 tonnellate di attrezzature. Nelle prossime ore partirà per la Turchia con un team di 6 persone del Dipartimento della Protezione Civile.
Nel frattempo il DPC ha comunicato che un primo team avanzato, composto sempre da personale del Dipartimento della Protezione Civile e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, è arrivato in Turchia, raggiungendo così le autorità internazionali già presenti nei luoghi dell’emergenza.