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 La Lega per l’abolizione della caccia delle Marche interviene nel dibattito ‘caccia ai lupi sì – caccia ai lupi no’. Lo fa spiegando che tali animali sono preziosi in quanto contribuiscono a mantenere entro livelli accettabili il proliferare dei cinghiali. E che proprio il loro essere predatori naturali dei cinghiali li rende contemporaneamente  ‘competitori naturali’ dei cacciatori.

Il comunicato diffuso alla stampa, che riportiamo di seguito, è firmato dal delegato Lac per le Marche Danilo Baldini.

La nota della Lac sulla caccia ai lupi

“Perchè si vuole riaprire la caccia ai lupi? Perchè stanno decimando i cinghiali.

Con tutti i problemi (veri) che affliggono la nostra società, siamo costretti ancora una volta a tornare sull’argomento ‘lupo’. E lo facciamo purtroppo dopo l’ennesima strage compiuta ai danni di questo affascinante quanto indispensabile predatore, avvenuta qualche giorno fa all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Lungo la strada che porta da Bolognola ad Acquacanina, dove tre lupi sono stati investiti con un fuoristrada guidato da un noto allevatore del posto.

Gli animali stavano percorrendo la strada, obbligati dai muraglioni di neve accumulata ai suoi bordi a seguito delle abbondanti nevicate dei giorni scorsi, quando è sopraggiunto il fuoristrada dell’allevatore che, dalla dinamica che hanno ricostruito gli inquirenti, sembra che li abbia dapprima inseguiti e poi travolti volutamente!

Due lupi sono morti sul colpo, mentre il terzo, una femmina, peraltro dotata di radio collare, perché il Parco ne monitorava gli spostamenti, è stata trasportata d’urgenza al Centro Recupero di Monte Adone a Bologna, specializzato nel soccorso e recupero dei lupi feriti, dove è ricoverata in prognosi riservata. Ora spetterà all’Istituto Zooprofilattico di Tolentino effettuare gli esami autoptici sui due lupi uccisi, uno dei quali era quasi certamente il maschio “Alfa” del branco. Mentre ai Carabinieri Forestali spetterà il compito di accertare le responsabilità penali dell’allevatore per aver ucciso due lupi e ferito gravemente un terzo. Animali appartenenti ad una specie particolarmente protetta, ed all’interno di un Parco Nazionale.

caccia

Secondo le rilevazioni dell’ISPRA, la popolazione di lupi in Italia si aggira intorno alle 3.300 unità

Ogni anno vengono uccisi in Italia centinaia di lupi, con armi da fuoco, investimenti stradali, tagliole e lacci, bocconi avvelenati ecc…

E considerando che in base al recente censimento effettuato da ISPRA, la loro popolazione si aggira intorno alle 3.300 unità in tutto il Paese, si comprende quanto la specie sia ancora oggi a rischio di estinzione!

Malgrado tutto questo, non si placa invece la campagna mediatica di terrore e di odio ai danni di questo prezioso animale. Campagna corredata da proposte di leggi. Come quella depositata alla Camera dei Deputati dai consiglieri regionali marchigiani di maggioranza Rossi e Bilò, che ne richiedono perfino la riapertura alla caccia!

Ma chi ha veramente interesse a demonizzare, e a creare un perenne clima di odio e di paura nei confronti del lupo, tanto da indurre il Governo Meloni a modificare la Legge n. 157/92 per permettere ai cacciatori di effettuare le loro battute di caccia anche dentro i centri abitati e nelle aree protette? Semplice: proprio i cacciatori!

Perché il lupo sta svolgendo alla perfezione il suo ‘lavoro’ di predatore, cibandosi delle sue prede naturali, che sono il cinghiale ed il capriolo.

Che però sono anche tra le prede più ambite dai cacciatori! In particolare, con i cinghiali, i lupi stanno letteralmente decimando gli individui più giovani (i cd. ‘rossicci’ e gli ‘striati’) e le femmine. Che sono quelli più facili da catturare. In questo modo la popolazione del cinghiale sta ‘invecchiando’ e di conseguenza anche diminuendo di numero. Smentendo quindi tutta la falsa propaganda mediatica mirata ad inculcare nelle menti dei cittadini la falsa percezione di essere circondati ed invasi da cinghiali e lupi!

La verità, quindi, è che i cacciatori, durante le loro braccate, trovano sempre meno cinghiali da abbattere. E quei pochi che riescono ad ammazzare sono in prevalenza esemplari adulti e maschi. Il lupo rappresenta ormai il loro maggiore ‘competitor’ nella caccia al cinghiale. E quindi anche la ‘causa’ dei loro mancati guadagni derivanti dalla vendita dei cinghiali uccisi ai ristoranti di cacciagione, ed alla filiera della carne di selvaggina tanto osannata dalla Coldiretti e co.!”

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