NurSind, Usb e Nursing Up hanno indirizzato un’altra lettera ai vertici della Regione Marche, ai dirigenti della sanità regionali-locali e ai Sindaci dell’Azienda Sanitaria Territoriale Ascoli Piceno. Nel denunciare un “disegno di smantellamento della sanità pubblica del Piceno”, lanciano quello che a tutti gli effetti sembra essere un ultimatum. Chiedono un incontro urgente con i vertici della Sanità e la convocazione della Conferenza dei Sindaci aperta alla cittadinanza.
Riportiamo di seguito la lettera firmata dai segretari Maurizio Pelosi, Mauro Giuliani e Roberto Tassi rispettivamente di NurSind, Usb e Nursing Up.
Lettera di NurSind, Usb e Nursing Up
“Ultimo colpo di grazia ai dipendenti e cittadini della Sanità del Piceno.
Spiace constatare alle scriventi OO. SS. con questa segnalazione/denuncia alle S.V. qualora non ne foste a conoscenza, che le nostre ragioni rappresentate nell’ultimo anno fino ad arrivare allo sciopero del 16 dicembre 2022 erano giuste.
Di fatto l’ASUR prima di finire la sua ‘missione’ ha con determine n. 988DG con oggetto ‘piano triennale dei fabbisogni del personale (2022-2024) e revisione della Dotazione Organica di cui alla determina ASURDG n. 452/2022: ritiro e riproposizione alla luce delle disposizioni regionale in applicazione LR19/22’ e con determina n. 990DG con oggetto ‘Area Negoziale Comparto. Determinazione Fondi contrattuali definitivi dei dipendenti dell’ASUR Marche anno 2020 e 2021’ disposto un ulteriore e pesantissimo pugno in faccia sia ai lavoratori.
NON RIDETERMINANDO, di fatto, I FONDI CONTRATTUALI CHE LORO STESSI HANNO DOVUTO APPROVARE DI RECENTE, al tavolo regionale, ottenuto grazie alla mobilitazione dei lavoratori, ESSERE INFERIORI DI 1000 EURO PRO CAPITE RENDENDO I LAVORATORI AV5 I PIU POVERI DELLE MARCHE e sia ai cittadini del Piceno, sottraendo le già carenti risorse per la spesa peril personale della sanità di ulteriori 1 mln 800 mila euro con una perdita del personale di 150 infermieri e OSS. Attuando una vera e propria discriminazione dato che tutte le AST da Pesaro a Fermo hanno avuto consistenti aumenti per il 2023 per la spesa al personale!
In totale l’ASUR ha assegnato per il 2023 un aumento di spesa per il personale di 12 mln di euro e solo nella Sanità del Piceno hanno incomprensibilmente e inverosimilmente sottratto 1 mln e 800 mila euro!
Una decisione irrazionale e inaccettabile! La Sanità del Piceno ancora una volta viene pesantemente penalizzata rispetto a tutti gli altri territori! È ora di dire BASTA!
Un vero e proprio attacco, da parte dell’ASUR, alla nostra Sanità pubblica. Attacco che grida vendetta e che richiede una forte reazione di tutte le istituzioni e cittadini. Le scriventi Organizzazioni Sindacali certamente non staranno a guardare!
Abbiamo già proclamato il primo sciopero il 16 dicembre 2022 e non esiteremo a proclamare altro sciopero se non si daranno le giuste risorse economiche per garantire sanità pubblica ai cittadini del Piceno e la giusta retribuzione a tutti gli Infermieri OSS e tutti i professionisti e operatori della salute in particolar modo.
Per tutto quanto sopra descritto, chiediamo agli organi in indirizzo di rimediare urgentemente a tale scempio. In primis lo chiediamo al Presidente e all’Assessore alla Sanità della Regione Marche
Chiediamo inoltre, un incontro rispetto a quanto sopra descritto che ci viene negato da mesi.
Rispetto anche alla discriminazione economica subita da anni dai lavoratori chiediamo alla Regione risorse economiche per dare una risposta che manca da troppo tempo.
Il tempo delle promesse è terminato… è tempo di individuare risposte concrete e tangibili.
Così come chiediamo un incontro agli altri in indirizzo in primis ai Consiglieri regionali del Piceno.
E ai Sindaci. A loro chiediamo con forza di convocare con rapidità la Conferenza dei Sindaci, aperta a tutta la cittadinanza, per discutere e decidere le modalità per contrastare tale disegno di smantellamento della sanità pubblica del Piceno.
Siamo in attesa di un positivo riscontro. In caso contrario le scriventi non potranno esimersi dal continuare con le forme ritenute idonee per la mobilitazione del personale del comparto e della cittadinanza tutta!”
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