HM registra vendite nette del gruppo in SEK del +12%. Pubblicati i dati dell’anno finanziario 2022. Nelle valute locali l’aumento è stato del 6%.
HM, vendite nette in crescita del +12%
Aumentano le vendite del gruppo H&M Hennes & Mauritz AB. I risultati dell’anno 2022 sono stati anche influenzati da costi una tantum per la liquidazione delle attività russe e da un programma di costi ed efficienza. Il margine lordo è stato del 50,7% . L’utile operativo è stato di 7.169 milioni di corone svedesi, corrispondente a un margine operativo del 3,2%. L’utile del gruppo al netto delle imposte è stato di 3.566 milioni di corone svedesi corrispondenti a 2,16 corone svedesi per azione. La liquidità netta finanziaria è stata di 975 milioni di euro.
“Le vendite del nuovo esercizio sono iniziate bene. I fattori esterni sono ancora impegnativi, ma si stanno muovendo nella giusta direzione. In combinazione con i nostri investimenti e miglioramenti dell’efficienza, ci sono ottimi prerequisiti affinché il 2023 sia un anno di aumento delle vendite e miglioramento della redditività. Pertanto, il nostro obiettivo di raggiungere un margine operativo a due cifre per l’intero anno 2024 rimane valido“. Il commento soddisfatto di Helena Helmersson, CEO.
Accordo pakistano
Mentre si analizzano i dati del 2022, H&M Group si impegna a continuare il lavoro per elevare gli standard di sicurezza nei mercati in cui produce. Come parte dell’International Accord Steering Committee, H&M Group è lieta di aver firmato un nuovo accordo tra marchi globali e sindacati. Obiettivo dell’accordo quello di proteggere ulteriormente la salute e la sicurezza dei lavoratori dell’abbigliamento in Pakistan. Questo accordo è un impegno legalmente vincolante e, in collaborazione con le parti interessate del settore in Pakistan, continuerà i suoi sforzi congiunti in questo settore molto importante.
Già nel 2021, il gruppo aveva firmato un accordo one-to-one giuridicamente vincolante applicabile come marchio. L’accordo prevedeva e prevede una supervisione indipendente dei marchi da parte dei sindacati. Con l’accordo si impegnava inoltre a esplorare come i sindacati e i marchi, insieme ad altre parti interessate nazionali e del settore, possano rafforzare la salute e la sicurezza in altri paesi di produzione.
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