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Rugby pronto a tornare sport protagonista. Dal 4 febbraio, nuova edizione del Sei Nazioni. L’Italia può sognare in grande grazie a Ange Capuozzo e Michele Lamaro.

Rugby Italia, Ange Capuozzo suona la carica

Dal 4 febbraio al 18 marzo 2023, torna l’appuntamento più prestigioso della palla ovale. Il Guinness Sei Nazioni di Rugby è pronto a dare spettacolo e regalare emozioni. Italia, Francia, Inghilterra, Galles, Irlanda e Scozia sono pronte a scendere in campo per battagliare e vincere. Primo impegno degli azzurri domenica 5 febbraio, a Roma contro i campioni in carica della Francia. Diretta del match alle ore 16 su Sky Sport Uno, in streaming su NOW e in chiaro su TV8. Dopo l’impegno allo Stadio Olimpico, l’Italia affronterà l’Inghilterra il 12 febbraio alle 16, l’Irlanda il 25 febbraio alle 15.15, il Galles l’11 marzo, sempre alle 15.15, e la Scozia il 18 marzo alle 13.30.

Per questa edizione l’Italia vuole e sa di poter sognare. Dopo esser tornata alla vittoria e dopo aver goduto dei riconoscimenti ottenuti negli ultimi mesi da parte di Ange Capuozzo, ora la squadra sa che può ottenere più di qualche vittoria. Il giocatore rivelazione dell’anno di World Rugby ed architetto della meta decisiva a Cardiff suona la carica. L’esordio non sarà dei più facili ma la volontà di far bene è già stata dichiarata.

Le nuove stelle di Crowley

Il coach della nazionale Kieran Crowley è pronto a motivare e a far brillare le sue stelle. Scalpita Luca Rizzoli che è stato uno dei migliori portatori di palla dell’Italia durante le Under 20 Six Nations Summer Series. Il trio formato da Seb Negri, Michele Lamaro e Lorenzo Cannone ha impressionato tutti durante la Autumn Nations Series e vuole ripetersi. Rientra in terza linea Jake Polledri, tornato in forma. Ma soprattutto c’è il fuoriclasse Ange Capuozzo. Il trequarti azzurro è il grande atteso dopo aver chiuso in modo strepitoso il 2022. Classe 1999, è il primo atleta azzurro a ricevere un World Rugby Award. Anche se francese di nascita e gioca come estremo nel Tolosa, grazie al nonno emigrato dopo la seconda guerra mondiale, veste l’azzurro dell’Italrugby. Si è ritagliato il ormai il ruolo di giocatore fondamentale sia per la sua statura minuta rispetto alla norma di questo sports, ma soprattutto per le sue innate doti tecnico sportive.

 

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