In occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria, sabato 21 gennaio si terrà ad Appignano l’incontro aperto al pubblico dal titolo “La Shoah ad Appignano. Storia di due famiglie: i Lowenthal e i Mancinelli”. L’incontro avra inizio alle ore 21.15 al Teatro Gasparrini.
L’evento, organizzato dal Comune di Appignano in collaborazione con la locale Associazione A.N.P.I., condurrà i presenti in un viaggio nella storia della Shoah in Italia con il racconto di un fatto di grande valore accaduto ad Appignano che ha visto protagonista la signora Maria Principi Mancinelli.
“Il 27 gennaio – spiega il sindaco Mariano Calamita – ricorre la Giornata Mondiale della Memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Nell’immane tragedia che ha portato alla morte 6 milioni di ebrei, emergono le storie di persone comuni che si sono trasformate in eroi. Come quella della nostra concittadina Maria Principi Mancinelli. ‘Chi salva una vita, salva il mondo intero’, dice il Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo. E noi con grande onore vogliamo celebrare il ricordo di Maria Principi Mancinelli che rappresenta il più alto esempio dei valori portanti della nostra comunità appignanese”.
Giorno della Memoria: Maria Principi Mancinelli
La ricerca storiografica e la memoria di due famiglie marchigiane, i Lowenthal di Ancona e i Mancinelli di Appignano, saranno al centro del racconto condotto dallo storico prof. Marco Labbate, che ripercorrerà le vicende della persecuzione antisemita alla quale è sottoposta la comunità ebraica di Ancona sotto il fascismo. Dal varo delle leggi antiebraiche alla vera e propria politica di annientamento condotta sotto la Repubblica sociale italiana dal comando nazista e dal governo fascista.
Protagonista dell’incontro sarà Alessandra Mancinelli, pronipote di Maria Principi in Mancinelli, la donna che riuscì a salvare per ben due volte dai rastrellamenti fascisti Ivo Lowenthal. Nascondendolo, nonostante il serio pericolo per se stessa e per la sua famiglia.
Giorno della Memoria: i Lowenthal
Durante le persecuzioni, i Lowenthal, famiglia ebrea fuggita da Ancona, vennero accolti e protetti dalla comunità di Appignano. Questo fino al 19 febbraio 1944, quando la polizia al servizio del governo di Salò catturò Guido e la moglie Eugenia Carcassoni nel giorno del matrimonio del figlio Ivo. I coniugi Lowenthal furono deportati e morirono pochi mesi dopo ad Auschwitz. Il figlio Ivo, onvece, riuscì a fuggire e fu accolto in casa da Maria Principi Mancinelli. La famiglia Mancinelli si prese cura di Ivo e lo mise in contatto con i partigiani nascosti nelle montagne. Finita la guerra, continuò a vivere a lungo ad Appignano con sua moglie.
La narrazione sarà accompagnata dalle letture dei giovani studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Luca Della Robbia” di Appignano.
La Medaglia d’Onore
A fine serata si svolgerà la cerimonia di conferimento della Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti. Uomini e donne destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Il prefetto di Macerata Flavio Ferdani consegnerà l’onorificenza ai familiari dell’appignanese Amedeo Pierella.
L’omaggio a Maria Principi Mancinelli proseguirà domenica 22 gennaio. Alle ore 10, verrà celebrata una Santa Messa nella Chiesa Gesù Redentore. Poi, nel cimitero comunale, verrà apposta una targa commemorativa in ceramica sulla tomba della famiglia.
Foto di copertina: Maria Principi Mancinelli.
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