eSIM sempre più protagoniste negli smartphone. Apple sembrerebbe il primo a rivoluzionare la prossima tecnologia nei telefoni togliendo lo slot delle SIM. Indiscrezioni in rete segnalano infatti i prossimi iPhone 15 in Italia esclusivamente senza sim fisica.
eSIM, il futuro degli smartphone sarà senza scheda
La eSIM rappresenta la forma virtuale di una scheda telefonica. La sua funzione sarà quella di fornire un servizio esclusivamente virtuale. Il primo a portare la novità in Italia è stata Vodafone nel 2021. Questa permette l’attivazione online, così come Very Mobile e Coopvoce. Anche Tim e WindTre la hanno, ma obbligano gli interessati ad andare in un negozio fisico per attivarla. Iliad invece è tra e compagnie che ancora non la prevede. I suoi costi dipendono dagli operatori, ma in linea generale acquistarne una con un nuovo numero costa in media 10 euro.
Attraverso l’utilizzo della eSIM non è più necessario inserirla ed estrarrla dal proprio telefono. Non la si può perdere o danneggiare, perché è scaricata direttamente nello smartphone. La si può trasferire facilmente da un dispositivo all’altro. Soprattutto sono più ecologiche in quanto non prevedono imballaggio e spedizione. Per gli operatori, quest’ultimo passaggio comporta molti vantaggi, ma anche alcuni svantaggi di tipo commerciale. Un utente può infatti abbandonare un operatore per passare a un altro con un’offerta più competitiva. La virtualizzazione dei profili degli utenti però implica alcuni potenziali rischi di cybersicurezza. Sicuramente i produttori hanno iniziato a realizzare smartphone con batterie più capienti o usare quello spazio per installare o potenziare altre tecnologie.
Si parla già di iSIM
Si sta diffondendo la eSIM ma già si parla di iSIM ovvero Integrated SIM. Nello specifico consistono in moduli SIM direttamente integrati nei processori dei dispositivi mobili. Queste non richiederanno più la presenza di alcun componente in grado di riconoscere, leggere e gestire le SIM o eSIM. Non sono moduli esterni che comunicano con la scheda madre del dispositivo e non necessitano di un secondo chip per funzionare.