Codacons: “in caso di telemarketing oppressivo l’utente ha diritto alla risoluzione del contratto. L’opacità nella conclusione dei contratti a mezzo telefonico è ormai una prassi”.
Telemarketing: la sanzione del Garante della Privacy
Il Garante della Privacy ha inflitto una sanzione di 500.000 euro a Vodafone Italia S.p.A. a seguito del reclamo presentato da una signora ultraottantenne. La signora si era vista trasferire l’utenza telefonica da un altro operatore a Vodafone contro la sua volontà.
Nella fase istruttoria Vodafone si è difesa affermando che il’utente aveva sottoscritto il contratto mediante ‘vocal order’. “Però dalla registrazione fornita – spiega Codacons – era emersa in maniera evidente la scorrettezza di chiamate contenenti messaggi spesso incomprensibili espressi ad una velocità di 200 parole al minuto”.
Il telemarketing aggressivo rende incomprensibile e totalmente inutile la fase di cognizione contrattuale ed informativa. Tale comportamente risulta ancora più grave se si considera che le vittime di questa pratica sono spesso quei soggetti vulnerabili a cui il Garante riserva una serie di cautele. Cautele che servono per mitigare la forte asimmetria tra le parti.
Il presidente del Codacons, l’avv. Marco Maria Donzelli, spieaa che: “nonostante la decisione del Garante rappresentanti un punto di svolta, in quanto viene posta enfasi sulla scorrettezza delle modalità di conclusione del contratto a distanza in relazione alla particolare vulnerabilità del consumatore, la sanzione comminata non costituisce un valido deterrente. Questo è dimostrato dal fatto che negli ultimi 3 anni Vodafone ha commesso altre violazioni nel settore telemarketing”.
Il Codacons invita chiunque sia caduto nella “trappola” delle telefonate commerciali a rivolgersi all’Associazione chiamando il numero 02.29419096. Oppure scrivendo a INFO@CODACONSLOMBARDIA.IT. Ricorda inoltre che è possibile iscrivere anche i numeri di telefono mobili al Registro pubblico delle opposizioni.
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