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Una borsa di studio per l’avvio di una ricerca clinica, che sarà condotta dagli specialisti di Unicam, sull’uso della vitamina D nei malati e nelle persone anziane. E la consegna di cento copricapo destinati alle pazienti oncologiche che, a causa dei trattamenti chemioterapici, devono affrontare la perdita dei capelli. Il 2022 si è chiuso con una doppia donazione all’Hospice presso l’ospedale civile Bartolomeo Eustachio di San Severino Marche.

La donazione all’Hospice della Fondazione L’Anello della Vita

La Fondazione L’Anello della Vita ha annunciato il finanziamento biennale per uno studio sui pazienti della struttura che si occupa di cure palliative. Finanziamento per complessivi 100 mila euro

“Oggi per me – ha detto il presidente Marco Massei – è un onore rappresentare la Fondazione L’Anello della Vita.  Dallo studio clinico sulla vitamina D nei malati fragili che sarà condotto dall’Unicam ci aspettiamo una grande risposta”.

Il Sindaco di San Severino Marche

“Un doppio dono straordinario – ha commentato il sindaco Rosa Piermatteiper il senso e il significato che intende esprimere. Che è, anzitutto, quello della vicinanza alle persone che soffrono, agli ospiti del nostro Hospice e del reparto di Oncologia, un reparto che è una delle eccellenze dell’ospedale Bartolomeo Eustachio. E di tutta la regione. A nome dell’intera comunità settempedana ringrazio la Fondazione L’Anello della Vita per la borsa di studio a favore dell’Università degli Studi di Camerino, che porterà alla sottoscrizione di uno specifico protocollo. Ringrazio anche il nostro concittadino, il parrucchiere Roberto Vissani, per la donazione di cento turbanti per le pazienti oncologiche. Un gesto che, insieme alla vicinanza a chi soffre, dimostra la nobilità d’animo di chi di questa donazione si è reso protagonista”.

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I turbanti per le pazienti oncologiche

Il responsabile dell’Hospice

“Vedendo i pazienti oncologici e quelli neurologici nelle nostre corsie – ha spiegato il responsabile dell’Hospice Sergio Giorgettiabbiamo registrato che il primo obiettivo da porsi è quello di ridare dignità alle persone. E anche una vita. Tra le richieste dei nostri pazienti ci sono quelle del superare la fatica, quel senso di non avere le forze che registriamo anche dopo il covid. Da qui siamo partiti per le nuove ricerche che ci auguriamo presto di mettere in atto”.

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