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E’ stata inaugurata il 22 dicembre, nelle sale antiche della biblioteca Mozzi Borgetti  di Macerata la mostra “Virgo hec penna. Dal manoscritto alla prima stampa”.

Macerata: “Virgo hec penna. Dal manoscritto alla prima stampa”

La mostra, voluta dall’assessore alla Cultura Katuscia Cassetta e curata da Laura Mocchegiani, sarà dedicata all’esposizione degli incunaboli di maggior pregio della biblioteca. E svelerà un’altra importante sezione del fondo antico consentendo alla cittadinanza e ai turisti di osservare i primi testi maceratesi prodotti utilizzando la tecnica dei caratteri mobili tra la metà del XV e il XVI secolo.

L’itinerario espositivo permetterà ai visitatori di ripercorrere le fasi di un cambiamento epocale che ha segnato il definitivo passaggio dal manoscritto al testo a stampa. E’ diviso in tre sezioni dedicate alle varie peculiarità dei primi testi a stampa.

Prima sezione

La prima sezione mostra la contiguità formale tra i manoscritti e i primi incunaboli. Tra le preziosità è inserita l’editio princeps delle Metamorfosi di Apuleio, cioè il più antico incunabolo conservato nella biblioteca Mozzi Borgetti. Fu realizzato dai torchi di Sweynheym e Pannartz, due monaci tedeschi che portarono per primi la stampa in Italia. Sempre in questa sezione è esposto il Liber constitutionum sancte matris ecclesiae (Costituzioni Egidiane), con cui Macerata è stata designata Civitas Magna, stampato a Jesi nel 1473.

Seconda sezione

La seconda sezione è dedicata alle miniature, con due splendidi esemplari pergamenacei di Libri delle Ore e la Bibbia commentata da Niccolò di Lira.

macerata

La mostra rimarrà visitabile fino al 28 febbraio 2023; dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.30 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00

Terza sezione

Nella terza sezione vengono mostrati i primi testi con immagini xilografiche e qui, tra gli altri, si trova lo splendido Libro delle Ore stampato a Parigi da Philip Pigouchet con 20 illustrazioni a piena pagine. Le scene sono composte come dipinti in miniatura con l’uso della prospettiva per l’effetto di profondità. Altri volumi di pregio sono un erbario di straordinario impatto iconografico, l’Ortus sanitatis. De herbis et plantis, e l’ Hypnerotomachia Poliphili, di Aldo Manuzio.

La mostra rimarrà visitabile fino al 28 febbraio 2023 con orario dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.30 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00.

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