Goldrake UFO Robot è stato il primo super robot ad apparire sugli schermi italiani nel 1978. Prodotto dalla Toei Animation, ha un posto tra i grandi personaggi della storia dei cartoni animati. In suo onore si è appena tenuta una tre giorni di eventi a Torino.
Goldrake, una statua di 8 metri in programma a Torino
Si è appena conclusa una tre giorni di eventi ed iniziative dedicata Goldrake. L’evento si è tenuto al Mufant, il Museolab del Fantastico e della Fantascienza di Torino. Durante la manifestazione è partito anche uno speciale crowdfunding del Museo. Un progetto volto a realizzare una statua di Goldrake come simbolo di rigenerazione urbana ed un punto di incontro per le comunità del territorio. La festa è stata la tappa conclusiva del festival Station 2 Station, promosso da Il Mutamento.
Il primo passo mosso dall’iniziativa è stato l’avvio di un contest di illustrazione che raffigurava un robot fedele al personaggio originario disegnato da Gō Nagai oppure completamente rivisitato. Ha fatto seguito la campagna crowdfunding “(Ri)generazione Goldrake”, un’impresa collettiva per portare al museo un’installazione di 8 m di altezza
Il manga
In Italia l’anime ebbe notevole successo di pubblico. Le sue versioni italiane delle sigle furono fra i singoli più venduti del 1978 con oltre settecentomila copie il primo e oltre un milione il secondo. “Si trasforma un raggio missile, coi circuiti di mille valvole, fra le stelle sprinta e va…“. Quest’ultima è stata una delle frasi più canticchiate anche nei karaoke. In Italia debuttò con il titolo Atlas Ufo Robot. Questo come riferimento e paragone ad Atlante (“Atlas” in greco antico), il mitologico gigante che sostiene il mondo sulle sue spalle. Andà in onda per la prima volta sulla Rete 2 e rimase in programmazione fino al 1984. Di lì in poi il passaggio alle emittenti locali ed al circuito Junior TV fino al 1998. La critica si divise sul giudizio. Fu ben accolto dal pubblico e da Gianni Rodari, mentre contro la trasmissione si schierarono Dario Fo e Alberto Bevilacqua.