Aerei da guerra di sesta generazione in arrivo. L’Italia, il Regno Unito e il Giappone hanno stretto un’alleanza strategica nel settore della difesa. In cantiere “Tempest“, un caccia di sesta generazione che sarà operativo nel 2035.
Aerei, l’Italia pro Tempest il caccia di sesta generazione
Italia, Regno Unito e Giappone hanno stretto un accordo sulla realizzazione di un nuovo caccia di sesta generazione denominato “Tempest”. L’aereo andrà in cantiere a partire dal 2024 e sarà destinato a sostituire l’attuale Eurofighter Typhoon. Una dichiarazione congiunta dei tre Paesi promotori afferma che il progetto GCAP (Global Combat Air Programme), accelererà le rispettive capacità militari avanzate e il vantaggio tecnologico. Obiettivo primario potenziare ulteriormente il sistema elettro ottico per il “Targeting System” e il “Distribute Aperture System”. Il tutto per prevenire qualsiasi possibilità di avvicinamento di aerei non amici e divenire invisibili ai radar di ultima generazione. Non mancherà anche una presenza massiccia di intelligenza artificiale a guidare le operazioni.
Dal comunicato condiviso dai tre governi, questo programma produrrà benefici economici e industriali ad ampio raggio. Tra tutti l’occupazione in Italia, in Giappone e nel Regno Unito. Attirerà investimenti in ricerca e sviluppo nella progettazione digitale e nei processi di produzione avanzati. Fornirà opportunità per la prossima generazione di tecnici ed ingegneri altamente qualificati. Il programma sosterrà la capacità sovrana di tutti e tre i Paesi di progettare, fornire e aggiornare capacità aeronautiche di difesa all’avanguardia, con uno sguardo rivolto al futuro.
Eurofighter italiani
Nel frattempo qualche settimana fa, sono atterrati all’aeroporto di Costanza in Romania, 4 Eurofighter dell’Aeronautica Militare. Si completano così le operazioni di rischieramento della Task Force Air “Gladiator”. Ben 150 uomini e donne, inizieranno da subito le delicate predisposizioni necessarie al raggiungimento della F.O.C. (Full Operational Capability). La Task Force Air italiana (TFA-R) si è rischierata a partire dalla metà di novembre 2022 presso l’aeroporto romeno di Mihail Kogălniceanu di Costanza. Il contributo italiano rivolto a rafforzare le attività di sorveglianza svolte dalla NATO sul fianco est dell’Alleanza Atlantica.