Baguette ufficialmente nella lista UNESCO. Il simbolo della quotidianità francese riconosciuto per “il savoir-faire artigianale e la cultura del prodotto transalpino che onora soprattutto le tradizioni“.
Baguette, nuovo patrimonio immateriale dell’umanità
La baguette francese è iscritta al patrimonio culturale immateriale UNESCO. L’ufficialità è giunta in occasione della 17a sessione del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale in corso a Rabat, in Marocco. A differenza degli altri pani, la baguette è realizzata con soli quattro ingredienti: farina, acqua, sale e lievito e/o lievito. Da tali ingredienti ogni fornaio ottiene un prodotto unico. L’aggiunta di qualsiasi altro ingrediente impedisce di usare la denominazione “pane della tradizione francese”.
Le baguette richiedono conoscenze e tecniche specifiche. Vengono cotte durante il giorno in piccoli lotti e i risultati variano a seconda della temperatura e dell’umidità. Generano anche modalità di consumo e pratiche sociali che li differenziano da altri tipi di pane. La loro crosta croccante e la consistenza gommosa si traducono in un’esperienza sensoriale specifica. La classica è larga 5 o 6 cm e alta 3 o 4; di solito lunga circa 65 centimetri e con un peso di circa 250 grammi. Il suo processo produttivo viene trasmesso principalmente attraverso la formazione sul lavoro, che unisce i corsi scolastici con l’esperienza lavorativa in una panetteria. Questo apprendistato consente ai futuri fornai di acquisire la necessaria conoscenza degli ingredienti, degli strumenti e del processo.
La sua storia
La baguette deriva dalle forme di pane nate a Vienna alla metà del XIX secolo. Proprio quando si iniziarono ad usare i forni a vapore, che favorivano la formazione della crosta croccante. Venne adottata in Francia nell’ottobre del 1920, quando una legge vietò ai fornai di lavorare prima delle quattro. Con tale restrizione era impossibile cucinare le tradizionali pagnotte rotonde in tempo per la colazione dei clienti. La baguette risolse così il problema perché poteva essere preparata e infornata molto più velocemente.