Zucchero protagonista dei mercati. Le produzioni italiane sempre più richieste da consumatori più attenti alla sostenibilità e all’etica.
Zucchero, quello italiano vola su tutti i mercati
Spinto anche da una quotazione di sicuro interesse, la produzione di zucchero rappresenta una scelta strategica per il 2023. Le scorte a livello mondiale si sono ridotte e ci sarà sicuramente più richiesta. Il tutto tentendo presente il fatto che la coltivazione della barbabietola da zucchero reagisce meglio ai cambiamenti climatici. Che sia siccità o abbondanza idrica, presenta una certa stabilità. Un’opportunità per le aziende agricole sia in termini agronomici che economici. Recenti studi hanno anche dimostrano che inserire la bietola in rotazione consente una la migliore produzione di cereali, mais e soia. Il tutto aumentando i margini.
Un’ulteriore opportunità arriva anche dall’agricoltura circolare. La polpa della barbabietola può essere trasformata in biometano. Quest’ultimo potrà quindi essere utilizzato dallo stabilimento di produzione dello zucchero, sostituendo il metano. Infine, da non sottovalutare, la barbabietola può contare anche sugli aiuti che ammontano a 20,8 M€, pari a circa 700 €/ha. Fondi derivanti dalla nuova Pac orientata ad obiettivi di sostenibilità.
Coldiretti Marche
Lo zucchero nuovo punto di riferimento sul quale concentrarsi. Il grande lavoro fatto in questi anni in termini di valorizzazione, ha fatto aumentare le richieste. Nelle Marche obiettivo semina di 30 mila Ha per la saturazione produttiva delle due fabbriche. In parallelo si progetta la certificazione entro un paio d’anni di zucchero SQNPI o bio per fornire maggiore tracciabilità, distintività e valore.
Si è aperta così la campagna di adesioni per il 2023. “Tutti gli uffici di Coldiretti Marche sono mobilitati per dare informazioni alle aziende per una coltivazione che rappresenta una grande opportunità. In rotazione con i cereali e ha davanti enormi potenzialità soprattutto in tutta l’area Ue dove manca un 20% per non dover ricorrere alle importazioni – spiega il direttore Alberto Frau – e siamo anche pronti a stipulare i contratti direttamente nei nostri uffici”.