Ford sta richiamando 634 mila SUV in tutto il mondo a causa del rischio di incendio. Il problema è dovuto a possibili iniettori di carburante rotti. La casa madre solleciterà i proprietari a far ispezionare le loro auto.
Ford, richiamati oltre 600 mila veicoli a rischio incendio
Ford ha inziato un richiamo globale di alcuni suoi mezzi. Ad essere maggiormente esposti al rischio di incendio sono i veicoli con chilometraggio e tempi di utilizzo più elevati. Un iniettore di carburante rotto potrebbe causare l’accumulo di carburante o vapori di carburante vicino a superfici calde. Il tutto può provocare un incendio sotto il cofano. Negli ultimi mesi è un continuo di richiami in casa dell’ovale blu. Diversi sono i mezzi soggetti a controllo. Una criticità che si aggiunge a un periodo societario non dei favorevoli. Problemi globali nei semiconduttori e anche perdite di quote di capitale.
Mustang Mach-e
Pochi mesi fa, è stata la volta della Mustang Mach-e. Alcuni suoi nuovi esemplari hanno subito un improvviso stop alle consegne. Il problema riguardava il modulo di controllo della ricarica e la batteria ad alta tensione. Interessate le auto prodotte dal 27 maggio 2020 al 24 maggio 2022 nello stabilimento Ford di Cuautitlan (Messico). Il richiamo riguardava anche i veicoli già in circolazione.
Prossimo step
Nonostante tutto, sono ottimi i propositi futuri di Ford. Tra questi, uno è rivolto a E-Transit, il furgone più venduto in Europa diventa All-Electric. E’ il secondo veicolo commerciale a zero emissioni dell’Ovale Blu. Il primo dei 4 previsti entro il 2024. Fino a 380 km di autonomia, disponibile con l’esclusiva tecnologia Pro Power Onboard. Il furgone All-Electric porterà la produttività a un nuovo livello, utilizzando una connettività sofisticata per consentire un funzionamento always-on. Obiettivo dichiarato, quello di crare un nuovo punto di riferimento nel segmento dei van da una tonnellata in Europa. In parallelo, aiutare le aziende nel passaggio a una gamma di veicoli elettrificati.
