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Ieri mattina il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha inviato la richiesta dello stato di emergenza per il terremoto. La scossa di magnitudo 5.7 si è verificata lo scorso 9 novembre sulla costa marchigiana settentrionale, lo sciame sismico è tuttora in corso.

Terremoto nelle Marche: richiesto lo stato di emergenza

Come anticipato durante il Consiglio regionale giovedì scorso, appena terminata una prima ricognizione si è proceduto ad inviare la richiesta dello stato di emergenza. Infatti come spiegato dal Presidente nel suo intervento, la richiesta deve essere suffragata da dati precisi e dettagliati per poter così rappresentare lo stato della situazione a seguito delle scosse. La prima fase della ricognizione è stata completata lo scorso fine settimana. Così, ieri, è stata formalizzata la richiesta al ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci. Stessa richiesta è stata inviata al capo dipartimento nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio.

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La scossa di magnitudo 5.7 registrata dalla Sala sismica – Roma dell’Ingv

“Le verifiche dei danni – ha detto il presidente Acquaroli sono ancora in corso e i Comuni le stanno facendo pervenire.  In questi giorni continuano ad arrivare le segnalazioni dai territori, anche a seguito del susseguirsi delle scosse che potrebbero ampliare gli effetti dei danneggiamenti segnalati già nelle prime ore. Man mano che le verifiche procedono, si contano nuovi danni al patrimonio edilizio privato, pubblico e storico-culturale. Ma anche alle strutture e infrastrutture pubbliche, segnalati da molti Comuni in tutte le aree maggiormente colpite. Non appena sarà disponibile, trasmetteremo la ricognizione completa dei danni e la documentazione più di dettaglio”.

La lettera

Nella lettera trasmessa a Roma, Acquaroli evidenzia come l’andamento del terremoto, con sciame sismico tuttora in corso, stia determinando “conseguenze e ripercussioni sul territorio tali da dover richiedere risorse e poteri straordinari” previsti per gli stati di emergenza.

‘L’evento sismico registrato intorno alle 7 di mattina del 9 novembre 2022 – prosegue la lettera – ha raggiunto una magnitudo di 5.7. E’ la scossa più forte mai registrata nella costa settentrionale marchigiana da quella del 1930. L’epicentro del terremoto è stato localizzato al largo della costa delle Marche settentrionali, nella zona del Mar Adriatico davanti a Pesaro e Fano”.

Il governatore ha illustrato la sequenza sismica che si sta registrando, evidenziando come lo sciame sismico sia ancora in atto. “Nella mattinata del 20 novembre è stata registrata una scossa di magnitudo 4,3. Nell’immediatezza dell’evento il Sistema regionale di protezione civile si è prontamente attivato, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile ha avviato immediatamente il necessario raccordo operativo con le componenti territoriali e le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile”.

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