Novità importante dal punto di vista della sanità delle aree interne della provincia di Ascoli Piceno, con gli infermieri di comunità ossia professionisti che assicurano l’assistenza infermieristica generale in collaborazione con MMG, PLS e i diversi assistenti sociali degli Ambiti Territoriali, in una logica di integrazione interdisciplinare ed interprofessionale.
Queste sono le nuove figure presenti da questo autunno nei 17 piccoli comuni dell’area interna del Piceno.
Ascoli, il nuovo servizio a disposizione dei cittadini delle aree interne
E’ stato presentato oggi il nuovo servizio pensato per dare un presidio di sanità nei luoghi interni della Provincia di Ascoli Piceno, grazie alla nuova figura dell’infermiere di comunità. Questo è il risultato raggiunto grazie ad un grande lavoro congiunto che vede da un lato l’area interna di Ascoli Piceno e l’ ASUR Marche – Area Vasta n. 5.
Il progetto rientra tra le numerose iniziative nell’ambito della Strategia Nazionale Aree Interne Regione Marche.
I 17 comuni in cui è stato introdotto l’infermiere di comunità, rappresentano il cuore della provincia di Ascoli Piceno, tra colline, montagne e panorami mozzafiato.
Piccoli e piccolissimi centri, densi di bellezza, memoria e storia, che avranno quindi a disposizione un’importante figura che garantirà una sicurezza in più nell’assistenza di prossimità, urgenza e continuità alla popolazione, spesso anziana: Acquasanta terme, Arquata del Tronto, Carassai, Castignano, Comunanza, Cossignano, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montegallo, Montemonaco, Offida, Palmiano, Roccafluvione, Rotella, Appignano del Tronto e Venarotta.
“Siamo felici di essere riusciti a mettere in pratica un’iniziativa così rilevante a favore di quella parte di popolazione della nostra provincia più lontana dai presidi ospedalieri. È stato un lavoro di squadra dell’Area Vasta 5 e dell’Area Interna di Ascoli Piceno, e il risultato è una vittoria per tutti: per i cittadini che ne usufruiranno e per coloro che hanno lavorato alla realizzazione di questo progetto di reale supporto alla comunità” dichiara il direttore dell’Area Vasta 5, Massimo Esposito.
“Come Area Interna di Ascoli Piceno siamo fieri di aver contribuito ad attivare una così importante iniziativa a favore della popolazione. Si tratta di un progetto cruciale per i 17 comuni dell’entroterra ascolano che ne beneficeranno e speriamo che raccolga i frutti dell’impegno che tutto il team ha messo in campo per realizzarlo. Tutto questo è stato possibile grazie al fondamentale lavoro congiunto con l’Area Vasta n.5, che ringrazio” dichiara il portavoce dell’Area Interna di Ascoli Piceno, il sindaco di Palmiano Giuseppe Amici.
Entusiasmo anche da parte dei sindaci di Castignano e Montalto delle Marche:
“Un progetto davvero importante soprattutto per il nostro territorio che non vuole essere “il problema della comunità” bensì la soluzione. Essere presenti nelle nostre aree significa dare la possibilità a tutti i cittadini di spostarsi il meno possibile in moda da guadagnare il più possibile nel tempo e nelle risorse. Perchè vivere nei piccoli centri ha sicuramente i suoi svantaggi ma grazie a questo progetto avremo indubbiamente un buon punto di partenza per cominciare a raccogliere i nostri frutti, nonchè un passo importante per le nostre aree interne. Tema non semplice da affrontare ma che sicuramente rappresenta lo slancio anche per investire su altri settori” hanno dichiarato Fabio Pollini e Daniel Matricardi.
Chi è l’infermiere di comunità
L’infermiere di comunità assicurerà una serie di funzioni:
- promozione della salute, attività di prevenzione mediante vaccinazioni (influenzale, covid, pneumococco, zooster…) e di screening oncologici, sensibilizzazione alla prevenzione cardiovascolare, della sindrome metabolica in persone affette da patologie croniche e da obesità, monitoraggio dei percorsi di presa in carico e di continuità assistenziale,
- intercettazione precoce dei bisogni infermieristici degli assistiti, anche individuati dai MMG e PLS; ambulatorio infermieristico per medicazioni, somministrazione di farmaci,
- controlli pressori, cambi di catetere in pazienti deambulanti, formazione e supporto dei care-giver di pazienti con patologie croniche o di persone disabili, spirometrie ed emogasanalisi previa attivazione da parte dell’MMG o dello specialista, telecardiologia, compresa anche la presa in carico congiunta da parte di MMG, infermiere e cardiologo di pazienti con scompenso cardiaco cronico, misurazione dell’indice di Winsor per individuazione precoce di vasculopatie periferiche.
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