Fondi di investimento, nel cratere sismico del 2016 grande successo per NextAppennino. I primi due bandi si sono chiusi con un fortissimo afflusso di domande. Seicento milioni di agevolazioni richieste a fronte dei quasi duecento disponibili.
Fondi, grande afflusso di domande per NextAppennino
Si sono chiusi con un fortissimo afflusso di domande i primi due bandi del fondo NextAppennino. Finanziato dal Fondo Complementare al Pnrr per le aree sisma, per i Contratti di Sviluppo di media e di rilevante dimensione ed i progetti per il riciclo delle macerie. Il primo dei due bandi, con 80 milioni di euro disponibili per progetti di investimento complessivo superiori a 20 milioni di euro, ha registrato domande per 15 progetti. Ben 4 nel cratere sisma 2009, 10 nel cratere 2016, 1 nel doppio cratere. Per 608 milioni di investimenti complessivi e 266 milioni di
agevolazioni richieste.
Per il bando riservato ai Contratti di Sviluppo di media dimensione, con investimenti compresi tra 1,5 e 20 milioni di euro, ed il ciclo delle macerie, sono stati presentati 85 progetti. Sono 16 nel cratere 2009, 69 in quello del sisma 2016. Con 549 milioni di investimenti e 325 milioni di agevolazioni
richieste, tra contributi a fondo perduto e prestiti agevolati.
Il commissario
“Sono dati importanti, segno di una certa vitalità del tessuto economico nel territorio colpito dal sisma. Che dimostra la capacità e la predisposizione delle imprese ad impegnarsi in nuovi investimenti di carattere innovativo”. Ha detto il Commissario Straordinario per la Ricostruzione sisma 2016, Giovanni Legnini. Presentando oggi alla Cabina di Coordinamento integrata che gestisce il Fondo complementare al Pnrr i risultati dei primi due bandi, chiusi lo scorso 15 ottobre. L’auspicio condiviso dalla Cabina di Coordinamento è che si possano individuare altre risorse finanziarie per sostenere il maggior numero possibile dei progetti presentati.
NextAppennino
NextAppennino è il programma per il rilancio economico e sociale delle regioni del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016. Finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le Aree Sisma, con una dotazione complessiva di 1 miliardo e 780 milioni di euro, 700 dei quali, per la maggior parte, a disposizione delle imprese per sostenere i loro investimenti sul territorio.
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