L’annuncio con cui la Treccani ha lanciato il nuovo Dizionario dell’italiano è della prima metà dello scorso mese di settembre. A distanza di un mese, però, lo scontro social non si è ancora placato. Uno scontro fra i contestatori della “svolta parità di genere” (tanti) e i sostenitori.
Il nuovo Dizionario di italiano della Treccani
Dato per scontato che sarebbe impossibile riportare tutti i commenti “a sfavore”, diciamo subito che è anche complicato farne una sintesi. Allora proviamo a spulciare qua e là, riportandone alcuni suddivisi per categorie (non di genere per carità!).
Commenti-consiglio
“Prendete esempio dal Devoto Oli“.
Commenti sconsolati
“Povera lingua italiana“. “Povera Treccani, era un’istituzione ed ora guarda come è ridotta“. “Quando l’ossequio a un’ideologia rasenta il grottesco”. “Abbiamo capito che il linguaggio non lo fanno le persone, ma lo fanno i soldi. Il capitale”. “Abbiamo perso anche voi”. “Questa declinazione al femminile in alcune parole è proprio ridicola ed errata…. se il linguaggio è l’espressione dello sviluppo di un popolo, allora noi siamo alla frutta”. “Che fine penosa avete fatto”.
Commenti incavolati
Premessa: sulla Treccani online il verbo incavolarsi è contemplato, qui, dunque ci siamo sentiti liberi di utilizzarlo, declinato, in forma di aggettivo. “Patetici come il politicamente corretto che ossequiate”. “Vergognatevi…venduti per un paio di soldini in più…i letterati (quelli seri) si rivoltano nella tomba… e vi manderanno tutti i santi… ….a voi le somme…”. “Che idiozia”. “Allora dovete mettere anche la desinenza che vale per maschile e femminile insieme…….cioè indefinito… ma vergognatevi…” “Una imbecillata megagalattica: la vostra è ideologia, con la lingua italiana non ha nulla a che fare. La Treccani ora è diventata una barzelletta indegna di considerazione”. “Secondo Voi, dunque, la mia professionA, sarebbe autistO professionistO?!?”. “State violentando la lingua italiana!”.
Commenti scanzonati
“Elettricisto, piloto, macchinisto, artisto a quando?” “Aggiungiamo anche pediatro e geometro“. “Polizia o Polizio? Dottore o dottora? Dentista o dentisto? Soldato o soldata? Barista o baristo?” “Se chiami medica un medico di sesso femminile, ti arriva uno stetoscopio in fronte”. “Da domani vietato dare del lei alle persone di sesso maschile, si darà del lui”. “Vogliamo le materie al maschile, son quasi tutte declinate al femminile e non è paritario. Vogliamo: Matematico, Scienzo, Musico, Ginnastico, Storio, Geografio, Statistico, Astronomio, Leggio!”
Commenti argomentati
“L’assurdità di questo teatrino è che le minoranze che cercate di includere, statisticamente non praticheranno neppure quelle professioni i cui sostantivi sono oggetto della vostra revisione. Perché ad un medico Donna, non frega un [bip] di essere chiamata medica. Volete forzare cambiamenti che non esisteranno mai. Siete proprio petalosi… per non dire pietosi”. “Si va a modificare una lingua parlata da milioni di persone per accontentarne qualche migliaio. Contro ogni regola linguistica, anzi direi contro ogni regolo linguistico”. “Potreste postare gli studi che giustificano che cambiando il linguaggio si cambiano la società e gli atteggiamenti mentali delle persone? Altrimenti sareste dei venduti ai like, alla ideologia femminista, ai soldi e alla visibilità dovuta alla moda del momento tradendo il lavoro del lessicografo”.
Commenti conclusivi (di un rapporto)
“Contatterò il vostro ufficio per farmi cancellare dall’elenco clienti”. “Che cretinata. Vi stimavo molto ma dopo questa virata boldriniana consulterò senza dubbio altre opere”. “Mi avete dato un bel motivo per rivolgermi alla concorrenza”. “Ho visto la pubblicità online e credevo fosse una notizia di Lercio. In effetti la cosa è assurda e ridicola, ma a differenza di Lercio non fa ridere, fa rattristare ed incazzare. Una volta eravate garanzia di qualità e serietà. Non comprerò mai più una vostra pubblicazione”.