Coldiretti lancia l’allarme, i costi delle bollette tagliano la spesa in tavola degli italiani. Un crack che dal campo alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale. A rischio chiusura un’azienda agricola giovane su quattro. A rischio ci sono anche 5450 prodotti tradizionali agroalimentari tesori del Made in Italy a tavola motore economico dei piccoli borghi.
Coldiretti, le bollette tagliano la spesa in tavola
Con l’aumento dell’inflazione e delle bollette più di un italiano su due taglia la spesa nel carrello. La crescita record dei prezzi ha ridotto il potere d’acquisto dei cittadini con un effetto a valanga sull’intera filiera agroalimentare. Criticità attive per ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. L’allarme viene lanciato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione della manifestazione di protesta dei giovani agricoltori all’Arco della Pace di Milano all’apertura del Villaggio dei contadini nel Castello Sforzesco di Milano.
“L’Italia è costretta ad importare materie prime agricole a causa dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori”. Commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione. Investire per aumentare produzione e le rese dei terreni contro i cambiamenti climatici”.
Pnrr e cinghiali
Per Coldiretti sono 5 le priorità salva impresa. Sfruttare i fondi del Pnrr per garantire la sovranità alimentare ed energetica e ammodernare la rete logistica. Istituire il Ministero dell’Agroalimentare e difendere i 35 miliardi di fondi europei oggi a rischio. No al Nutriscore, al cibo sintetico e agli accordi internazionali che penalizzano il Made in Italy. Fermare l’invasione di cinghiali e realizzare un piano invasi per garantire acqua in tempi di siccità. La prossima legge di bilancio dovrà poi sostenere il ruolo dell’agroalimentare nazionale, che oggi rappresenta il 25% del Pil. Occorrono misure per tutelare il reddito delle aziende agricole, anche a livello di tassazione. Un ruolo che esige l’istituzione prioritaria di un Ministero per la sovranità agroalimentare.
Orrori a tavola
Dagli insetti nel piatto ai cibi in provetta finanziati da multinazionali e grandi capitali. Per Coldiretti è guerra al Made in Italy a tavola con un attacco su più fronti. Il tutto mette a rischio l’economia, l’occupazione e l’esistenza stessa di un sistema di territori fatto di famiglie di agricoltori, campi coltivati, animali e paesaggi. Una minaccia vitale per la Dieta Mediterranea nel mondo fondata non solo su prodotti tipici dall’olio al vino, dai legumi alla carne, dai formaggi all’ortofrutta, ma anche sull’immagine dell’Italia con uno stile di vita e una biodiversità unici al mondo.