Wurstel contaminati è allerta nei supermercati. Se mangiati crudi potrebbero essere nocivi. L’allarme arriva dai documenti del Sistema di allerta rapido europeo (Rasff).
Wurstel, cresce l’allarme Listeria nei supermercati
Wurstel crudi contaminati da Listeria monocytogenes. Il problema riguarda almeno tre tipologie di essi. E’ allarme nei supermercati o nei frigoriferi di casa, perchè alcuni potrebbero ancora non essere stati richiamati. Il tutto secondo la segnalazione in rete del portale “Il fatto alimentare”. Sulle confezioni incriminate è comunque scritto “Da consumarsi previa accurata cottura”, ma spesso il cliente finale non legge l’indicazione.
Il Ministero della Salute ha diffuso venerdì 23 settembre 2022 un lungo comunicato in cui allerta i consumatori. Nell’avviso non sono citati i marchi coinvolti, ma solo il nome dell’azienda produttrice Agricola Tre Valli – IT 04 M CE. Un problema rilevato dalle Asl italiane all’inizio di agosto 2022, e per il quale si deve ritenere che ci siano state indagini e approfondimenti che hanno portato a circoscrivere il fatto. La presenza è stata confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento. Le autorità sanitarie italiane sono abbastanza sicure della correlazione fra würstel e Listeria. L’ipotesi è stata confermata da esami successivi.
Cosa succede se si mangia crudo?
I wurstel crudi non si possono mangiare. Nonostante siano un prodotto precotto, potrebbero trasmettere la listeria, un batterio che si elimina solo con la cottura. Il Ministero della Salute invita i consumatori a prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti. Nel caso specifico dei würstel, indicate in modo preciso nell’etichetta presente sulla confezione, che normalmente comportano la cottura prima del consumo. Se consumati crudi infatti possono rivelarsi letali. Cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta.
Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio ubiquitario che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati. La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare. Bambini e adulti sani possono essere occasionalmente infettati, ma raramente sviluppano una malattia grave a differenza di soggetti debilitati, immunodepressi e nelle donne in gravidanza in cui la malattia è più grave.
La gravità della sintomatologia varia sensibilmente in funzione della dose infettante e dello stato di salute dell’individuo colpito. Si va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.