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Nautica italiana settore in grande crescita. Per l’industria italiana della nautica il 2021 l’anno con il migliore incremento di fatturato di sempre. Solide prospettive anche per il 2022, consolidando una crescita strutturale.

Nautica, cresce il polo produttivo adriatico

Dal Salone Nautico Internazionale di Genova, nell’ambito della conferenza Boating Economic Forecast, la nuova edizione di Nautica in Cifre – LOG. Ottimi i dati relativi ai principali poli produttivi territoriali della nautica italiana. Al secondo posto della classifica, stilata per valore del fatturato, il “polo produttivo adriatico“. Nello specifico fa riferimento all’asse tra le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino e Ancona. Il 12,3% delle imprese totali del settore e un fatturato pari al 23,3% del fatturato complessivo del settore. Al primo posto della classifica invece il “polo produttivo dell’Alto Mediterraneo” tra le province di Genova, La Spezia, Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno. Quest’ultimo eccelle sugli altri 4 poli territoriali per tutte le grandezze considerate. In questo distretto si trova il 36,7% degli addetti del settore e ben il 54,4% del fatturato. 

Il settore della nautica da diporto italiana  accomuna in sé tutte le caratteristiche di impresa in senso moderno. Abbiamo cioè un mix perfetto di tecnologia, design, arredi, componenti. Le produzioni sono realizzate da imprese medio grandi che sono leader nel loro comprato, organizzate in distretti. Tutte caratteristiche tipiche del made in Italy”. Le parole del prof. Marco Fortis, Direttore e Vicepresidente di Fondazione Edison.

Export

Le esportazioni complessive di “Imbarcazioni da diporto e sportive” nel 2021 hanno evidenziato una notevole resilienza del settore. Il tutto rispetto agli effetti economici negativi innescati dalla pandemia globale di Covid-19. Sono risultate pari a oltre 2,9 miliardi di euro, in aumento del 40,4% rispetto al dato 2020. I Paesi extra europei si confermano la principale destinazione delle vendite italiane oltreconfine. L’export diretto sui mercati extra UE è stato infatti pari a 2,2 miliardi di euro, corrispondente al 74,6% dell’export italiano nel settore (a fronte del 64,3% nel 2020). Quello diretto verso i 27 Paesi UE ammonta a 750,4 milioni di euro, pari al 25,4% (35,7% nel 2020).

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