Con i costi delle bollette che balzano del 166% in un anno è emergenza rette per i 300mila anziani ospitati nelle residenze sanitarie di tutta Italia. Residenze messe in grande crisi dall’aumento dei costi per l’energia causati dalle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.
Anziani: l’allarme della Uecoop
L’allarme lo lancia l’Unione europea delle cooperative (Uecoop): l’impennata delle spese per riscaldamento e elettricità rende difficile la gestione delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA). “Molte Rsa – evidenzia Uecoop – sono gestite da cooperative sociali. Dopo le enormi difficoltà causate dalla pandemia, si ritrovano adesso a dover fronteggiare costi assolutamente insostenibili. A causa dei rincari per l’energia e per il riscaldamento. I risultati sono impressionanti: rispetto all’anno scorso i costi per il riscaldamento sono aumentati del 166% ed i costi per l’elettricità del 111,7%. Inoltre, a fronte della eccezionale situazione di crisi, i fornitori di energia stanno proponendo rinnovi contrattuali di brevissima durata, 3 mesi al massimo. E con indicizzazione dei prezzi al mercato all’ingrosso e obbligo di fideiussione o deposito cauzionale: pena la cessazione immediata del servizio. Si tratta di condizioni capestro che rischiano di devastare ancora di più i bilanci delle residenze per anziani”.
“Questi enormi aumenti – commenta Enrico Gallo della Cooperativa Sociale Elleuno – stanno mettendo in forte difficoltà il comparto: servono interventi urgenti da parte del Governo. Perchè è impossibile aumentare le quote sociali a carico degli ospiti. Ed è impensabile diminuire i consumi riducendo riscaldamento e climatizzazione che garantiscono qualità assistenziale a tutti gli ospiti delle strutture residenziali e semi-residenziali”.
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