Scuola e anno scolastico 2022/2023. Tornano a suonare le campanelle ma tornano anche gli interrogativi su diverse questioni. Le criticità pandemiche hanno modificato molte procedure scolastiche. Nel ritorno alla normalità, ancora ci sono indicazioni da rispettare.
Scuola, certificazioni mediche e altre indicazioni
Per il contrasto alla diffusione del contagio da CoVid-19 in ambito scolastico. Tornano in vigore alcuni riferimenti tecnici e normativi per l’avvio dell’a.s. 2022/2023. Sintomi respiratori acuti come tosse e raffreddore, difficoltà respiratoria, vomito con episodi ripetuti accompagnati da malessere. Diarrea con più scariche, perdita del gusto, perdita dell’olfatto, cefalea intensa e o temperatura corporea superiore a 37.5°C, sono tutti i sintomi di possibile positività nei bambini o adolescenti. In loro presenza, resta la raccomandazione di non andare a scuola. Rimanere presso il proprio domicilio e contattare il proprio pediatra o medico di famiglia. In caso di positività confermata da test antigenico o molecolare, i genitori devono avvisare la scuola. Per il rientro è sufficiente esibire l’esito negativo del test, non è necessario il certificato medico. Nella gestione di contatti con casi positivi si applicano le regole generali previste. Nel frattempo tutto il personale dovrà invece utilizzare sempre le Ffp2.
I numeri
Quest’anno frequenteranno la scuola dell’infanzia 821.970 bambine e bambini. Gli alunni della primaria saranno 2.260.929, quelli della secondaria di primo grado saranno 1.557.403. Andranno alla secondaria di secondo grado 2.645.849 ragazze e ragazzi. Il 51,1% di questi ultimi frequenterà un indirizzo liceale, il 31,8% un Istituto tecnico, il 17,1% un Professionale.
Il saluto del Ministro
“Auguro buon rientro e buon lavoro alle studentesse e agli studenti, ai docenti, ai dirigenti e a tutto il personale scolastico e dell’amministrazione, centrale e territoriale – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi -. A tutta la scuola italiana va il mio ringraziamento per il grande impegno profuso in questi due anni difficili, che sarà alla base di questo nuovo anno scolastico e di quel ritorno a una normalità per cui abbiamo lavorato e che consentirà, finalmente, di tornare a guardarci in viso, di sederci più vicini, di riprendere attività e abitudini che avevamo dovuto mettere da parte”.