Dopo il comunicato di CGIL, CISL e UIL (può essere letto qui) e la richiesta di un confronto urgente, la Direzione di AV5 si è attivata. NAS, Polizia locale e Servizio di Igiene e Sanità Pubblica hanno effettuato un sopralluogo nel centro medico di Ascoli Piceno per verificare se sia effettivamente in funzione un “pronto soccorso privato” a pagamento.
Pronto soccorso privato: i fatti
Un centro medico di Ascoli Piceno aveva annunciato l’apertura, da lunedì 5 settembre, di un ambulatorio per la medicina di emergenza. Un ambulatorio che avrebbe accolto, a pagamento, solo pazienti in codice bianco e verde.
Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, allarmate, avevano diffuso una nota in cui rivendicavano il diritto alla salute come diritto universale. E chiedevano, nella medesima nota, un “confronto urgente con la Dirigenza dell’Area Vasta 5 e dell’Asur Marche”.
A quel punto la Direzione di Area Vasta 5 ha disposto i necessari accertamenti sull’ambulatorio privato e nel centro medico sono arrivati i Carabinieri del Comando N.A.S. di Ancona, la Polizia Municipale di Ascoli Piceno e il personale medico e tecnico di polizia giudiziaria del servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’AV5. Il comunicato dell’AV5 spiega come si è conclusa la vicenda.
Pronto soccorso privato: la nota della Direzione di AV5
“Facendo riferimento – si legge nel comunicato – al recente articolo comparso sulla stampa locale che riportava la notizia della apertura di un ‘Pronto Soccorso’ presso un poliambulatorio di Ascoli Piceno, premesso che le prestazioni di Pronto Soccorso/Medicina d’urgenza devono essere garantite, come espressamente previsto dalla normativa vigente, solo all’interno della rete ospedaliera e del sistema di emergenza territoriale 118, dove sono presenti sia unità operative specialistiche, sia adeguate dotazioni tecnologiche e strumentali, la Direzione di Area Vasta 5 tiene a precisare che ha, tempestivamente, disposto i necessari accertamenti sul caso.
A seguito di un apposito sopralluogo, effettuato, congiuntamente, dai Carabinieri del Comando N.A.S. di Ancona, dalla Polizia Municipale di Ascoli Piceno e dal personale medico e tecnico di polizia giudiziaria del servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’AV5, è stato verificato che il oliambulatorio in questione risulta, al momento, autorizzato all’erogazione delle sole prestazioni specialistiche programmate di chirurgia a bassa complessità e a prestazioni di riabilitazione e recupero/rieducazione funzionale. E non è stato né autorizzato né accreditato ad effettuare prestazioni sanitarie a carattere d’urgenza di Pronto Soccorso”.
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