Sicurezza in Italia sotto i livelli pre Covid. Nonostante tutto i reati sono in aumento. I numeri sono stati condivisi dal dossier annuale del Viminale, pubblicato in occasione del Comitato per l’ordine e la sicurezza. I reati registrati nel periodo tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022 sono stati 2.116.479, in aumento rispetto ai 12 mesi precedenti.
Sicurezza, reati in aumento rispetto ai 12 mesi precedenti
Nell’ultimo anno sono aumentati i reati. Restano sotto il livello pre Covid ma sono pur sempre un campanello di allarme. Nell’ultimo anno si contano oltre 300 omicidi, 24 mila rapine e 900 mila furti. Oltre 149 mila arresti e 600 mila denuncie. Significativi i numeri in riferimento agli interventi dei Vigili del Fuoco. Oltre 8oo mila interventi in Italia, più di 2 mila al giorno in un anno di attività. Tra le cause principali, incendi o esplosioni, in aumento del 36% rispetto all’anno prima. Diminuiscono gli interventi per danni idrici o idrogeologici.
Cyberattacchi
Nell’ultimo anno c’è stato un incremento anche degli attacchi informatici. Secondo i dati del Viminale, i cyberattacchi denunciati o intercettati in un anno sono stati oltre 8 mila. Un incremento rispetto all’anno precedente seppur di pandemia, di quasi l’80%. Dal 1 agosto 2021 al 31 luglio 2022 sono stati oscurati oltre 200 contenuti web. Il tutto per prevenire l’eversione internazionale o l’estremismo religioso e politico. Effettuate oltre mille perquisizioni e 150 arresti. In tutto, sono oltre 2 mila i siti inseriti nella black list.
Migranti
Critica la questioni migranti. Al 10 agosto 2022 risultano oltre 95 mila persone nel circuito di accoglienza, 682 in hotspot. Nell’ultimo anno sono state presentate oltre 129 mila richieste di cittadinanza, il 45,15% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nello stesso periodo di tempo sono state esaminate oltre 175 mila domande, nel 76,18% dei casi concesse. Aumenta così il numero delle concessioni ammesse su quelle respinte. Negli ultimi 12 mesi sono stati rilasciati oltre 1.700.000 permessi di soggiorno, di cui 459.632 per lavoro subordinato e 644.651 per ricongiungimenti.