Facebook inserisce nuove funzioni. Alcune di esse richiamano e di molto le funzionalità di Tik Tok. Già alcune critiche online che raccontano di un’esperienza più confusa.
Facebook, c’è tanto Tik Tok nelle nuove funzioni
Facebook cambia e aggiunge nuove funzioni. C’è qualcosa di Instagram ma in generale si nota una tendenza che porta il noto social media di Meta verso Tik Tok. L’app presenta già due nuove sezioni per la schermata principale. Sia la home classica dove scrollare contenuti scelti dall’algoritmo, che il nuovissimo Feeds che permetterà di seguire i post degli amici. La nuova home proporrà in automatico agli utenti, video e post di account seguiti e di sconosciuti. Quest’ultimi in base alla scelta degli algoritmi su chi danno maggiori probabilità di generare interazioni. Una funzione proprio come quella di TikTok, anche se presa in parte da Instagram, che già da primavera ha virato verso questa strategia.
Problemi legali
Nel frattempo Meta deve risolvere alcuni problemi legali in Irlanda. Da tempo la stessa società afferma che potrebbe essere costretta a interrompere i servizi in tutto il vecchio continente. Alla base di tutto una questione derivante dalla protezione dei dati. Diverse sentenze hanno già stabilito che i dati degli utenti europei non vengono protetti in modo adeguato. Questi potrebbero essere spiati da agenzie di intelligence americane. Il regolamento europeo sulla tutela dei dati aveva già rimandato agli stati membri dell’UE la questione. Nello specifico trenta giorni di tempo per esaminare la decisione dell’Irlanda su Meta e proporre eventuali modifiche o reclami. Il tempo è in questione è scaduto e si aspetta una decisione definitiva a brevissimo. La questione è molto simile a quella in Australia all’inizio del 2021.
Meta potrebbe essere costretta a modificare le modalità di archiviazione e trasferimento dati. Si attende quindi la decisione definitiva dell’autorità di regolamentazione irlandese. Non ci sono tempi definitivi e tutto potrebbe concludersi anche con una maxi multa. Il tutto comunque spigerebbe il gruppo a creare un’infrastruttura europea, come hanno fatto Google o Amazon.
