Pellet e legno hanno subito notevoli incrementi di prezzo. Il primo negli ultimi mesi ha avuto un rincaro del +13%, il secondo addirittura del +230%. Mentre l’estate entra nel vivo, inizia l’incognita scorte per il prossimo inverno.
Pellet e legno, prezzi alle stelle e incognita inverno
La richiesta di riscaldamenti a legna è aumentata durante la pandemia ed è esplosa con le minacce derivanti dalla guerra in Ucraina. Molte persone predispongono sistemi di riscaldamento alternativi al gas e al petrolio. Il rischio che si prospetta per la prossima invernata è che la domanda sia troppo elevata rispetto all’offerta. In questo scenario preoccupante, il prezzo del pellet è letteralmente schizzato. Questo perchè anche qui, l’Italia è particolarmente dipendente dalle importazioni e di conseguenza in balìa delle schizzofrenie internazionali.
La guerra in Ucraina ha tolto dal mercato delle biomasse il 10% di materiale. L’impennata dei prezzi del gas e una minore produzione unita all’aumento dei costi di produzione crea lo scenario attuale. Produrre il pellet infatti è più costoso ma soprattutto richiede manodopera e riconversioni produttive che non sono al pari con l’aumento della domanda. Fino all’anno scorso, molte imprese del legno avevano dovuto chiudere o licenziare per il crollo del prezzo del legno.
Scenari mai visti negli ultimi dieci anni
I prezzi del legno hanno subito aumenti fino ai massimi degli ultimi dieci anni. Il legno ancora da tagliare è passato dai 50/60 euro al metro cubo ai 100/120 euro. In parallelo è più che raddoppiato quello dei pannelli derivati, nello specifico per quelli in truciolare si è passati dai 140 euro a metro cubo ai 300 euro. A subire la maggiore impennata di prezzo gli scarti, come la segatura e il cippato.
Cambiare la percezione
Per FederLegno Arredo, il legno è uno dei materiali più antichi. Grazie alle innovazioni il è oggi sempre più versatile sotto vari aspetti. Riciclabile, rinnovabile e rispettoso dell’ambiente. Obiettivo sviluppare una diversa percezione del legno per apprezzarne ancora di più il potenziale. Necessario far in modo che le foreste siano sane e rigogliose come prerequisito per una bioeconomia circolare basata sul legno sostenibile.
