Un volume di 7.434 metri cubi di macerie pronte a essere lavorate, trasportate e recuperate o smaltite. Un peso complessivo che si aggira intorno alle 11.895 tonnellate. Un intervento da quasi 3 milioni di euro. Sono questi i numeri dell’importante progetto approvato dall’Ufficio Speciale Ricostruzione (USR) per il comune di Arquata del Tronto. Un progetto che prevede la realizzazione di uno spazio per ospitare i proprietari degli immobili da demolire.
Il piano demolizioni per Arquata del Tronto
Il progetto definitivo-esecutivo appena approvato dall’Usr prevede messa in sicurezza, demolizione, rimozione, cernita, trasporto e recupero delle macerie. E’ un intervento rilevante proprio nel cuore del centro storico di Arquata del Tronto che riguarderà ben 24 edifici. Tutti danneggiati o crollati a causa delle scosse di terremoto. Nello specifico, si tratta di edifici che per motivi di sicurezza ostacolano la riparazione dei fabbricati adiacenti o limitrofi perchè impediscono la cantierizzazione. Nonché la loro stessa successiva ricostruzione. In tutta la complessa operazione, si presterà grande attenzione a garantire il recupero di beni affettivi o di valore, qualora ancora ve ne fossero. A tale scopo, la zona sarà monitorata da personale addetto, coperta e messa in sicurezza.
Arquata del Tronto: l’inizio dei lavori a fine agosto
“Questo intervento – spiega l’assessore alla Ricostruzione della Regione Marche Guido Castelli – rappresenta un nuovo e importante passo avanti verso l’obiettivo finale. Entro qualche giorno verranno affidati i lavori, in linea con i tempi del cronoprogramma che prevede l’inizio delle demolizioni per fine agosto. Ma la cosa che più ci preme, insieme all’Usr e allo stesso Comune, è coinvolgere i proprietari in ogni singolo passaggio. Come già fatto nella fase relativa alle osservazioni. Riteniamo basilare la partecipazione delle persone in quello che rappresenta, comunque, un processo doloroso per chi qui ci viveva e vuole tornare a viverci. Nel più breve tempo possibile”.
“Per noi – aggiunge il sindaco Michele Franchi – questo è un momento importante perché finalmente si possono affidare i lavori. Così come è fondamentale che l’ordinanza speciale per Arquata del Tronto entri nella sua fase attuativa. Di pari passo stanno seguendo il loro iter le progettazioni dei terrazzamenti e dei sottoservizi per far sì che tutto proceda secondo un continuum. Stiamo raccogliendo quanto seminato nel tempo, perciò siamo soddisfatti”.
“Siamo davanti ad un intervento di certo complesso – conclude il direttore dell’Usr Marco Trovarelli – poichè si sviluppa in un’area piuttosto vasta che presenta notevoli dislivelli. La viabilità interna non permette, di fatto, il facile passaggio dei mezzi stradali e da cantiere, per cui saranno realizzate strade alternative tramite materiali di scarto. O materiali misto-stabilizzati. Inoltre saranno ampliate e ripristinate piccole parti delle antiche vie del borgo. Il materiale proveniente dalle demolizioni, poi, verrà sottoposto a una accurata cernita in modo da recuperare eventuali beni affettivi o di valore rimasti all’interno delle macerie stesse”.
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