Saldi, al via dal 2 luglio in tutta Italia. La Sicilia sarà l’unica che anticiperà di un giorno. Le vendite promozionali avranno durate diverse a seconda delle Regioni.
Saldi, dal 2 luglio le vendite di fine stagione
Al via i saldi estivi. Da sabato prossima partono le vendite di fine stagione. Anche nelle Marche l’inizio è stato fissato dal 2 luglio. La durata dei saldi sarà programmata per 60 giorni, fino al 31 agosto. In Italia, la durata media sarà di 6 settimane. Entro questo range di tempo, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuarli.
Il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, ha commentato la decisione della Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni. “L’indirizzo emerso in sede di Conferenza delle Regioni di mantenere una data unica dei saldi al primo sabato di luglio, pur spiazzando alcuni territori, risponde all’esigenza di riequilibrare un mercato condizionato dai lockdown. Di evitare ulteriori confusioni tanto ai consumatori quanto agli operatori del dettaglio moda.
Guida all’offerta
Nel periodo dedicato ai saldi, è interessata la merce rimasta alla fine della stagione primavera/estate. Sono la merce che non è stata venduta in un negozio a fine stagione e la vendita stessa dell’invenduto. Per un corretto acquisto, è obbligatorio per gli esercenti esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce. E’ obbligatorio anche esporre la relativa percentuale di sconto applicata. Non è obbligatorio il cambio dopo l’acquisto. Generalmente è lasciato alla discrezionalità del commerciante, a meno che il prodotto non abbia gravi vizi occulti. In quest’ultimo caso subbentra l’obbligo della sostituzione o della restituzione del prezzo.
Sanzioni
Le diverse normative regionali, definiscono nel dettaglio lo svolgimento dei saldi. Con tutte le indiciazioni anche le relative sanzioni applicabili. Le violazioni delle norme nazionali sono punite con multe che variano da 516 a 3.098 euro. Circa 1.032 euro se il pagamento è immediato. Gli importi comunque variano da regione a regione.
