Costruzioni, il settore con il maggior incremento delle imprese di stranieri in Italia. A fare da volano una realtà sempre più consolidata nel Paese.Avanzano le comunità di Romania, Albania, Nigeria e Pakistan. Su 8.000 Comuni solo 481 non hanno aziende guidate da imprenditori stranieri.
Costruzioni, boom di imprese guidate da stranieri
L’imprenditoria straniera si conferma una componente strutturale del tessuto imprenditoriale italiano.È quanto emerge dai dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Dati elaborati da Unioncamere-InfoCamere dal 31 marzo 2020 al 31 marzo di quest’anno. In pratica, il periodo coincidente con l’avvio della fase di emergenza sanitaria. Circa 650mila imprese, il 10,7% del totale, sono guidate da stranieri. Il numero di imprese è cresciuto di 54mila unità. Il 39% di tutto l’incremento delle imprese di stranieri si è infatti registrato nel settore delle costruzioni (+20.974 unità).
“Le imprese gestite da persone di origine straniera rappresentano una realtà sempre più consolidata nel nostro Paese”. Sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Stiamo parlando di quasi 650mila attività, che hanno ripreso a registrare tassi di crescita consistenti anche in una fase così difficile com’è quella che abbiamo attraversato in questi ultimi due anni. E’ però una impresa che solitamente nasce piccola, poco strutturata, espressione delle capacità del singolo e delle opportunità del mercato. I consistenti flussi di immigrati che arrivano nel nostro Paese penso che continueranno ad alimentare questa dinamica e quindi l’ulteriore diffusione del tessuto imprenditoriale straniero, che è un fattore di crescita per tutta l’economia nazionale. Queste imprese, però, vanno aiutate a rafforzarsi e a integrarsi pienamente nel tessuto produttivo e sociale italiano”.
L’incremento in numeri
l’incremento più consistente di attività guidate da persone nate fuori dai confini nazionali si è registrato in Lombardia. Ben 11.005 imprese in più negli ultimi due anni (+9,3%). In termini relativi, la dinamica più accentuata si è invece avuta nelle vicine regioni dell’arco alpino, a partire dalla piccola Valle d’Aosta (+14,0%), Trentino alto Adige (+12,7%), Piemonte (+11,4%) e Liguria (10,8%). In termini relativi, la presenza di imprese di stranieri si è rafforzata nelle attività finanziarie e assicurative (+16,5%). A segurie nelle costruzioni (+15%) e nelle attività tecniche, scientifiche e professionali (+12,7%%). Nelle Marche le imprese guidate da stranieri sono 15.892, quasi il 10% del totale.